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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nuova tragedia in mare, 42enne perde la vita durante una battuta di pesca in apnea

Giuliano Vitale, 42 anni, esperto di pesca in apnea, si era immerso nelle acque di San Cataldo nel pomeriggio. Di lui, dopo alcune ore, si è persa ogni traccia. Il corpo è stato recuperato solo nella notte. Forse un malore alla base di questo ennesimo dramma in mare

SAN CATALDO – Il tempo scorreva e lui, Giuliano Vitale, 42enne non dava più segnali. La mancata riemersione è suonata come un sinistro presagio a chi si è affannato  a chiedere soccorso. E intorno alle 19,30 è partita ufficialmente la macchina dei soccorsi. Tutto vano, purtroppo e ancora una volta. Il mare ha restituito l’ennesimo corpo privo di vita, in un’estate già funestata da troppi casi analoghi.

Vitale si era immerso in apnea nelle acque di San Cataldo nel pomeriggio, ad alcune centinaia di metri dal tratto di spiaggia libera nei pressi del parcheggio di fronte all’ostello, dove un tempo sorgeva la rotonda. Una lingua di arenile che si pone esattamente a metà fra gli ultimi stabilimenti balneari del demanio leccese e i primi di quello vernolese. E’ stata la guardia costiera dell’ufficio locale marittimo di San Cataldo a prendere in mano la situazione, sotto il coordinamento dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto.  

Le motovedette hanno perlustrato per ore lo specchio d’acqua dove presumibilmente si era immerso Vitale, ma alla svolta si è arrivati solo quando ormai mancava un quarto d’ora all’una di notte. Parenti e amici che seguivano le ricerche via mare dalla spiaggia, osservando con apprensione crescente e speranza sempre più fievole lungo un orizzonte nero come la pece, hanno ricevuto all’improvviso una convocazione presso la darsena, nel punto opposto della marina leccese. E più di qualcuno ha intuito subito che non era un segnale positivo.

Lì, la notizia nella sua interezza: il sub era stato individuato dopo una lunga ricerca. Ancora poco chiare le cause del decesso: la vittima, infatti, era un vero esperto di immersioni e il corpo non era impigliato. A provocare la tragica scomparsa del 42enne potrebbe essere stato un malore. 

Comunicata notizia al magistrato di turno, Giovanni Gagliotta, i militari e la protezione civile hanno allestito una squadra, partendo con il gommone di questi ultimi verso la zona del rinvenimento, portando dietro tutta l’attrezzatura subacquea per un’immersione. Nel frattempo – mentre l’area nei pressi della darsena si riempiva di conoscenti, avvisati di quanto stava accadendo -, sul posto sono intervenuti prima una gazzella dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile e, qualche minuto più tardi, un’ambulanza del 118.

Ai sanitari, fermi sul molo in attesa che il gommone rientrasse, il compito di constatare in maniera ufficiale il decesso. Su disposizione dell'autorità giudiziaria il corpo è stato trasferito presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, per essere sottoposto a ispezione o autopsia. Esami utili a stabilire le cause della morte.

Giuliano Vitale era un esperto di pesca in apnea, e aveva partecipato a gare e campionati di livello nazionale, conquistando premi e vittorie. La notizia della sua morte è stato un vero shock per i tanti appassionati di apnea, specialità in cui era considerato un maestro. un dramma che ha sconvolto anche la famiglia dell'uomo. 

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