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Cronaca Sanarica

Sanarica, concorso istruttore amministrativo. Tar: "Rivedere giudizio"

Tutto da rifare o quasi nel concorso pubblico indetto nel 2010. Accolto in parte il ricorso presentato da una candidata che s'era vista estromessa. Sarebbe ingiustificato il voto al primo classificato. Rinnovare il giudizio delle prove scritte

LECCE – Tutto da rifare o quasi nel discusso concorso pubblico per un posto di istruttore amministrativo a tempo indeterminato, svoltosi nel Comune di Sanarica nel 2010. Con una sentenza pubblicata il 19 dicembre scorso, la numero 2566 del 2013, il Tar di Lecce ha accolto in parte il ricorso presentato da Guida Mirella, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Mormandi.

Una sentenza (quella della seconda sezione: presidente Rosaria Trizzino, estensore Paolo Marotta, componente Carlo Dibello), destinata a tracciare nuovi profili nell’ambito dell’operato delle commissioni di concorso pubblico e delle regole da seguire nella valutazione degli elaborati dei candidati ai fini dell’ammissione alla prova orale. 

L’avvocatessa Guida – spiega l’avvocato Mormandi – aveva peraltro già ottenuto dal Tar che si ripetesse la prova orale, dalla quale era stata addirittura esclusa in prima battuta dalla commissione di concorso.

In merito alla prima prova scritta il Tar ha rilevato che il voto attribuito al “primo classificato” (Raimondo Santese, assistito dall’avvocato Antonella Pelusio) (25/30) appare manifestamente ingiustificato rispetto al voto attribuito alla ricorrente (22/30), il cui elaborato invece si sarebbe connotato per una maggiore chiarezza espositiva, un migliore inquadramento sistematico degli istituti giuridici e una più significativa ricchezza contenutistica.

Ma è soprattutto con riguardo ai voti attribuiti alla seconda prova scritta del primo classificato che l’operato della Commissione esaminatrice nominata nel comune di Sanarica si è manifestato al Tar illogico e immotivato e quindi gravemente illegittimo. Per la giustizia amministrativa – spiega ancora il difensore della ricorrente –, nonostante l’elaborato del candidato risultato poi vincitore apparisse manifestamente errato e “fuori traccia”, la Commissione istituita presso il Comune di Sanarica ha illegittimamente ritenuto di attribuirgli un giudizio di piena sufficienza (22/30).

Da qui annullamento degli atti impugnati “ai fini di una rinnovazione del giudizio di entrambe le prove scritte sia della ricorrente che dell’altro candidato, da effettuare attraverso una motivata valutazione comparativa dei rispettivi elaborati, tenendo conto degli aspetti critici individuati da questo Tribunale con riguardo alla precedente valutazione”.

La parola passa dunque alla commissione di concorso, che dovrà trarre le conseguenti decisioni tenendo conto di quanto chiaramente deciso dal Tar con la pronuncia giudiziaria che rappresenta il parametro di valutazione cui doversi attenere per legge. 

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