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Cronaca

Sanitaservice, faccia a faccia tra Mellone e sindacati

Assemblea sindacale di Usb, Fsi, Cgil e Cisal sulle nuove assunzioni in Sanitaservice. Il commissario Mellone chiarisce l'intenzione di internalizzare gli esclusi, per cura del verde e disinfestazione

LECCE - Naviga in acque agitate Sanitaservice, la società in house creata dalla Asl di Lecce per l'internalizzazione dei servizi che, prima del maggio 2011, erano gestiti in appalto. Dopo le dichiarazioni del commissario straordinario, Valdo Mellone, riguardo alla possibile assunzione delle cinquanta persone rimaste fuori dagli elenchi, le sigle Cisal, Usb, Fsi e Cgil, hanno convocato un'assemblea sindacale presso i locali di via Miglietta, per coordinarsi in nuove forme di protesta.

Questo era l'obiettivo iniziale dei sindacalisti che non hanno mai negato il proprio disappunto sull'assunzione, in forma di una seconda internalizzazione, innanzitutto delle persone che ricoprivano ruoli dirigenziali nei vecchi appalti, e poi dei lavoratori che attualmente prestano servizio presso le ditte esterne, cui è stata affidata la gestione delle aree comuni (vale a dire corridoi e androni).

L'occupazione sui tetti di qualche settimana addietro, (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29957gestione) per Gianni Palazzo di Usb ha sbagliato bersaglio: il ricorso doveva essere presentato alle ditte che hanno assunto quei trenta lavoratori con un contratto indeterminato, nonostante gli appalti in scadenza a settembre, prorogati in attesa di soluzione. Ma c'è di più.

Per i quattro sindacati schierati, compatti, nell'intento di salvare Sanitaservice da un probabile fallimento per sforamento del bilancio ("dovevamo raggiungere almeno il pareggio, invece l'esternalizzazione della pulizia delle aree comuni ci fa pagare il servizio due volte, con uno spreco di due milioni di euro", sottolinea Dario Cagnazzo, segretario Fsi), qualcuno ha cavalcato la protesta per affossare un progetto in cui, 680 persone, hanno risposto le loro speranze. Lottando per mesi. Nella speranza di arrivare, progressivamente, al full time.

Mentre Mellone proponeva, infatti, l'applicazione di un contratto di solidarietà che avrebbe portato tutti a lavorare con un monte ore livellato(un modo per stringersi e far spazio a chi è fuori a protestare) in Sanitaservice c'è chi ancora fa turni di 10 o 15 ore settimanali. Completamente al di fuori del contratto nazionale del lavoro, ma questo è accaduto per via della sentenza della Corte Costituzionale che impediva, alla Asl, di modificare il contratto stipulato con le vecchie ditte.

E ora è guerra. Guerra tra poveri, come si è detto. Guerra sui numeri, sul bilancio, tra gli stessi sindacati. Fsi sottolinea come alcune delle ditte esterne, di cui gli assunti in Sanitaservice non vogliono più sentir parlare per via delle vessazioni che avrebbero subito per anni, ora sono state rinviate a giudizio. Cesare Ciurlia della Cisal, punta il dito contro i vecchi coordinatori che nella società in house, "continuano a fare i turni di lavoro e hanno accesso a documenti riservati".

Tutti i dubbi, così come la richiesta di un nuovo incontro tecnico in tempi brevi, sono finiti sul tavolo del commissario straordinario che ha accolto i sindacati dopo l'assemblea, mentre fuori l'agitazione dei lavoratori si conteneva a stento. Mellone ha ribadito pochi punti certi, aprendo alle possibili proposte delle sigle, da valutare in altra sede: "Non disporrò più assunzioni di personale ausiliario ma la direzione generale sta lavorando all'ipotesi di internalizzare i servizi di manutenzione del verde, gestione degli spazi comuni e disinfestazione". La premessa è, naturalmente, la quadratura dei conti.

Il nuovo business plan di Sanitaservice, se bisognerà correggerlo, dovrà passare al vaglio, però, della Regione Puglia. Per quanto riguarda il tavolo tecnico, verrà convocato entro dieci giorni. Ma Mellone non ci sarà, forse per via di quel rifiuto ricevuto sul contratto di solidarietà. Per i sindacati, però, cambia poco. Sanitaservice ha già assunto tutto il personale necessario a gestire anche il verde e la disinfestazione. E non si tocca.

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