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Cronaca Sannicola

Autocertifica di recarsi in azienda al lavoro, ma è disoccupato da due anni

Denunciato un galatonese fermato dai carabinieri della stazione di Sannicola. Si è scoperto che percepisce pure un'indennità

SANNICOLA – Spostamenti, sì, ma entro certi limiti, usando soprattutto il buonsenso. E, di certo, non facendo carte false. Nel vero senso della parola. Con la fase 2 e le tante possibilità che questa offre per gli spostamenti, per le forze dell’ordine diventa più complesso anche svolgere le verifiche opportune. Vedasi la definizione giuridica di congiunto, che può comportare diversi sotterfugi.

Ma, creare ad arte un’autocertificazione, smontabile nel giro di poche ore, facendo qualche accertamento, non è stato proprio un colpo di genio. E così, un uomo sulla quarantina d’anni, fermato questo pomeriggio dai carabinieri della stazione di Sannicola, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per false dichiarazioni.

Già, perché, quando quest’oggi una pattuglia in servizio di controllo proprio sui movimenti per via dell'emergenza coronavirus, gli ha chiesto di accostare per una verifica, dalla giacca ha subito estratto un’autocertificazione. L’uomo, proveniente dalla vicina Galatone, nel documento preparato a casa, aveva dichiarato di essere diretto presso un’azienda di Sannicola per prendere servizio.

Peccato che, dopo aver svolto gli opportuni controlli, sia emerso tutt’altro. Con l’azienda in questione, il quarantenne non aveva nulla a che fare, visto che disoccupato, con tanto d’indennità percepita ormai da due anni. E che in tutto questo lasso di tempo, non abbia mai svolto alcuna attività lavorativa. A quel punto, per l’uomo sono così iniziati i guai. Perché ora dovrà rispondere penalmente della vicenda.    

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