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Cronaca Castrignano del Capo

Scafisti mollano l'ancora e fuggono lasciando i migranti in alto mare

La guardia costiera hanno intercettato una barca a vela a circa 7 miglia al largo di Leuca. A bordo in 55, ma nessun conducente. L'aiuto richiesto al 112

SANTA MARIA DI LEUCA – Che fine abbiano fatto gli scafisti, non si sa. Di sicuro, devono aver escogitato qualche stratagemma per non farsi cogliere con le mani nel sacco. Anzi, sul timone. Una delle ipotesi è che avessero una sorta di rendez-vous in mezzo al mare con complici a bordo di qualche altra barca, magai un potente gommone, sul quale balzare e fuggire, prima di essere intercettati da qualche motovedetta.

Rintracciati dalla guardia costiera

La guardia costiera, duque, questa volta i migranti li ha trovati a circa 7 miglia al largo delle coste del Capo di Leuca, su una barca a vela di 14 metri, la “Homopph”, battente bandiera greca, con l’ancora calata sul fondale. A bordo erano in cinquantacinque, sedicenti pachistani, alcuni disidratati e con sintomi di mal di mal di mare, ma tutto sommato in buona salute. Fra loro nessuna donna. Dieci erano i minori.

Le motovedette inviate dalla capitaneria di porto di Gallipoli hanno raggiunto il molo di Santa Maria di Leuca nel pomeriggio, portandosi dietro tutta la barca a vela. I militari vi si sono messi alla guida. L’imbarcazione finirà sotto sequestro come le decine di altre che nel tempo hanno raggiunto il Salento.

I soccorsi richiesti al 112

IMG-20171020-WA0031-2I primi a raggiungere una richiesta di aiuto sono stati i carabinieri della compagnia di Tricase. Uno dei migranti, infatti, ha chiamato il 112, usando un comune telefono Gsm con scheda Sim greca: la telefonata arrivata dal prefisso +30. Il che sta a indicare in modo chiaro da quale nazione siano partiti, dopo avervi sostato qualche giorno.

I carabinieri hanno subito girato la richiesta alla capitaneria di porto che, dalle poche indicazioni, ha dovuto a individuare la barca. Il telefonante, infatti, in inglese ha spiegato che si trovavano a circa 15 chilometri dalla costa di Leuca (corrispondenti, quindi, a quasi a 7 miglia nautiche). Le due motovedette inviate, la Cp 372 di Gallipoli e la Cp 848 di Santa Maria di Leuca, sono riuscite a rintracciarla. 

Al termine degli accertamenti, per violazione delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine sono stati arrestati due pachistani, Bilal Ahmed , 28enne, e Gul Zaman, 28enne. 

Un mercato che fa gola a tanti

Nelle prossime ore la squadra investigativa interforze coordinata dalla Procura di Lecce inizierà le indagini per capire come effettivamente siano riusciti ad allontanarsi gli scafisti e di quale nazionalità fossero. Sempre più spesso ci si imbatte in soggetti di Paesi quali Russia, Bielorussia, Ucraina, Georgia.

E’ un mercato che fa sempre più gola, quello dei trasporti clandestini verso l’Italia, con diverse organizzazioni alle spalle che reclutano per il ruolo di conducenti i soggetti più disparati. Proprio ieri la guardia di finanza ha sgominato una di queste cellule criminali. Ma è chiaro che tolta di mezzo una, altre ve ne sono pronte a ricominciare tutto d’accapo, sulle stesse rotte

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