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Cronaca Castrignano del Capo

Emergenza continua: altri migranti in approdo sulle coste

Intercettati ventuno iracheni. Alcuni sbarcati in località La Guardiola di Corsano, altri condotti nel porto di Leuca dopo che i finanzieri sono saliti a bordo. Arrestati gli scafisti di ieri

CORSANO – Un nuovo approdo di migranti nel Salento a distanza di sole 24 ore. Dopo il maxi sbarco di 95 stranieri, quasi tutti pachistani, arrivati ieri ai piedi del faro del Capo di Leuca, un altro gruppo ha raggiunto il litorale salentino. Questa volta si tratta di iracheni: ventuno in totale.

Insomma, per le forze in campo il lavoro si moltiplica e le operazioni s’intrecciano. Neanche il tempo di individuare i due scafisti del primo sbarco (indicati dai carabinieri dipendenti dalla compagnia di Tricase e con approfondimenti del pool antimmigrazione della Procura), che già bisogna soccorrere altri disperati in rotta verso le coste salentine.

Certo, si è ben lontani dai numeri esorbitanti di altre regioni. Ma anche in una terra come il Salento, da un decennio ormai abituata a ospitare gruppi che arrivano alla spicciolata a distanza di poche settimane uno dall’altro (per numeri che variano dai venti ai cinquanta a viaggio, raramente di più) due sbarchi consecutivi rappresentano il segnale di un fenomeno destinato a non trovare una via d’uscita, senza l’impegno di un’Europa ancora troppo distante e fumosa.

IL VIDEO

A individuare l’imbarcazione, è stato un pattugliatore della guardia di finanza. Dei ventuno migranti (quattordici uomini, quattro bambine sui 10 anni e tre donne, quindi si presume anche gruppi familiari), a quanto pare tredici sono stati rintracciati sulla costa, in località La Guardiola, marina di Corsano. Una zona ricca di antichi anfratti, nota per la sua bellezza selvaggia. Altri otto sono stati condotti verso il porto di Leuca, dopo che i finanzieri si sono messi al timone dell'imbarcazione, arrivandovi intorno alle 5,30 del mattino.foto 02-6-2

Ad attenderli sul molo c’erano i sanitari della Croce rossa italiana e tutta la trafila ormai ben nota, a partire dell’identificazione e dell'attesa per conoscere il proprio destino fra centri di prima accoglienza e Cara.

ARRESTATI GLI SCAFISTI DELLO SBARCO DI IERI

Intanto, sono stati arrestati i due scafisti dello sbarco di ieri, quelli che hanno condotto un veliero battente bandiera turca nei pressi del faro del Capo di Leuca. Si tratta di due giovani ucraini.

A individuarli, sono stati i carabinieri del Norm di Tricase, grazie anche e soprattutto alla segnalazione di alcuni cittadini. In sostanza, subito dopo lo sbarco, i due sarebbero fuggiti approfittando della calca (ieri erano ben novantacinque, i migranti), raggiungendo Gagliano del Capo e da qui cercando di salire su un treno. I due giovani, biondi, non sono passati inosservati. Correvano all’impazzata verso la stazione ferroviaria.

I carabinieri, arrivati sul posto, hanno fatto ritardare la partenza del convoglio, dopo aver contattato il capotreno, fermando i due sospettati per un controllo. Avevano gli abiti asciutti, ma le scarpe ancora bagnate. I militari hanno ipotizzato che potessero essersi cambiati d abiti prima di fuggire dal luogo dello sbarco e, in effetti, sulla scogliera, sono stati trovati alcuni pantaloni.

Del caso è stato interessato poi il pool della Procura specializzato nella lotta al fenomeno dell’immigrazione clandestina, che ha svolto ulteriori accertamenti, arrivando quindi ad arrestarli. Un elemento particolare, fra gli altri, è il visto per l’ingresso in Turchia su uno dei passaporti dei due giovani, corrispondente quindi al luogo dal quale si presume che si partito il natante.

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