Scappò dai domiciliari e rapinò una banca: condannato a 4 anni di reclusione
La sentenza del gup Maritati per Ivan Pedone, reo confesso del colpo nell’istituto di viale Japigia, il 12 dicembre scorso. Fermato, il 40enne rivelò: “Dovevo saldare un debito di droga”
LECCE - Evase dai domiciliari per mettere a segno una rapina in banca da 11mila euro, necessari a pagare debiti di droga. Di quella somma sottratta alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Lecce, in viale Japigia, il 12 dicembre scorso, non fu recuperato neppure un centesimo, ma la giustizia ha presentato il conto al responsabile.
Quattro anni di reclusione è la pena inflitta ieri dal gup Alcide Maritati a Ivan Pedone, leccese di 40 anni. La sentenza è stata emessa al termine del processo discusso col rito abbreviato e durante il quale il pubblico ministero Francesca Miglietta aveva chiesto una condanna a sei anni e mezzo.
L’uomo, individuato dalla polizia subito dopo il colpo nell’istituto di credito, dove fece irruzione armato di taglierino, ammise sin da subito le proprie responsabilità.
Era difeso dall'avvocato Massimiliano Petrachi.