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Cronaca

Droga in casa, ma per uso personale. Scarcerato il minore dei due fratelli di Surbo

Per Christian Cito, di 24 anni, è venuta meno l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Resta detenuto Salvatore, di 38 anni, trovato con 112 dosi di cocaina, due pistole una balestra e mille e 535 euro in contanti

LECCE – Ha lasciato il carcere Christian Cito, 24 anni, arrestato dai carabinieri con il fratello Salvatore, 38enne domenica pomeriggio. Il gip Giovanni Gallo ha convalidato gli arresti, disponendo la custodia cautelare in carcere solo per il più grande dei fratelli di Surbo. E’ caduta, infatti, per Christian Cito l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Accolta la tesi difensiva del legale del giovane, l’avvocato Antonio Savoia, che ha evidenziato come il possesso fosse finalizzato solo ed esclusivamente a uso personale.

I militari del Nucleo investigativo del comando provinciale hanno avviato, nel corso delle ultime settimane, una serie di accertamenti per chiarire il motivo del viavai di persone verso gli appartamenti dei due fratelli, all’interno dello stesso stabile. Durante la perquisizione, eseguita contemporaneamente in entrambe le abitazioni, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto 50 grammi di hashish, di cui una quindicina consegnati spontaneamente e preventivamente dal 24enne.  La droga è stata posta sotto sequestro assieme a un panetto di circa 35 grammi “scovati” dal fiuto dei militari e nascosti all’interno del vano in cui è custodito il contatore dell’energia elettrica.

Sul frigorifero, inoltre, la somma contante di mille e 535 euro. Nell’appartamento del fratello maggiore vi erano 112 dosi di cocaina, di cui l’uomo ha provato a disfarsi alla vista dei carabinieri. Lo stupefacente era stato nascosto in un cilindro nero. Ma la notevole quantità di droga, non è stata la sola a finire nelle mani degli inquirenti.

Il fratello più anziano ha consegnato ai carabinieri una balestra completa di due frecce da caccia e due pistole: una calibro 7,65 marca “Ekol 99”, con il caricatore vuoto e una calibro 7,62 marca “Zastava contenente sei cartucce dello stesso calibro, con matricole parzialmente abrase. Al momento dell’arresto, i due famigliari hanno anche consegnato ulteriori 14 grammi di hashish. Il primo, come detto, è stato accusato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (poi caduta) e il secondo con la stessa accusa oltre a quella di detenzione illegale di armi.

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