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Cronaca Nardò

Scavi a Portoselvaggio, reperti di epoca ellenistica

All'interno del Parco Naturale, in località Fiascone, è stata da poco avviata una campagna di scavi archeologi. Già dai primi scavi sono emersi reperterti risalenti ad epoca romana e precededente

Da qualche giorno, all'interno del Parco Naturale Regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano, in località Fiascone, è stata avviata una campagna di scavi archeologi in quest'area ritenuta potenzialmente archeologica anche per la vicinanza ad altri importanti siti, primo fra tutti quello in località Serra Cicoria. Il 16 giugno 2008 è stato sottoscritto un accordo siglato presso il settore Urbanistica e Ambiente del comune di Nardò, alla presenza di Arcangelo Alessio, per la soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, della docente Rita Auriemma, per l'università del Salento, dell'ingegnere Nicola D'Alessandro, dell'architetto Annalisa Malerba e dell'assessore all'Ambiente Mino Natalizio per il comune di Nardò. Il cantiere andrà avanti fino al 5 luglio e tutto il materiale archeologico recuperato sarà concentrato presso la Masseria di Torre Nova, in attesa di essere poi trasferito presso il laboratorio del Mare di Nardò.

Dagli scavi superficiali, sono emersi reperti di epoca romana, poco più in profondità tracce del periodo ellenistico oltre a importanti strutture murarie, vasellame tra cui spicca una lucerna praticamente intatta, numerosi chiodi per la costruzione di imbarcazioni e pesi da rete. Tutto questo lascerebbe pensare che il sito fosse sede di un insediamento di pescatori, sicuramente tra i più importanti dell'arco ionico.

"Siamo contenti degli apprezzabili risultati che stanno emergendo in questi giorni - ha dichiarato il sindaco Antonio Vaglio - anche perché è la conferma che il territorio neritino ha ancora molto da offrire. La professionalità degli operatori coinvolti è poi la garanzia che la campagna di scavi sarà condotta in modo da preservare i reperti e da poterli poi utilizzare per promuovere la conoscenza del territorio attraverso la musealizzazione dei ritrovamenti".

"Continua l'azione dell'amministrazione per valorizzare le emergenze archeologiche presenti nel Parco - ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica e Ambiente, Mino Natalizio - e per raggiungere il tanto auspicato obiettivo di creare dei percorsi archeologici che vadano ad affiancare quelli naturalistici. La nostra intenzione è infatti quella di giungere ad una migliore fruizione dell'area protetta da parte di tutti. Oltre ad affascinare i turisti, i risultati degli scavi potranno essere utilizzati a fini didattici per fornire ai giovanissimi una cultura del rispetto dell'ambiente".

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