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Cronaca

Sciolta la prognosi, trasferito in clinica l'imprenditore aggredito

Giovanni Mauro, il 68enne gallipolino ferito nel mese di settembre, è stato condotto in una struttura privata di Monteroni di Lecce. Dopo un delicato interevento, era ricoverato presso l'ospedale "Vito Fazzi" per oltre due mesi

LECCE - È stato trasferito dall'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove era ancora ricoverato in prognosi riservata, presso la clinica "Villa Verde" di Monteroni di Lecce.

Si tratta di Giovanni Mauro, 68enne appartenente alla famiglia di imprenditori edili, specializzati nell'estrazione di tufo,  aggredito nel corso della mattinata del 19 settembre.

Fu un nipote della vittima a trovare il corpo del 68enne riverso per terra e privo di sensi nella sua abitazione di campagna, in contrada "Macchiaforte", non lontano dall'antica masseria da cui prende il nome. Si tratta di una località a sud della Città bella, nella zona della Baia Verde. Lì, sorge anche la cava di cui è proprietario.

Ferito alla testa da un oggetto contundente, le condizioni dell'uomo, da subito gravi, lo hanno costretto dopo un delicato intervento chirurgico a oltre due mesi di ricovero nel nosocomio leccese, dove il personale medico ha sciolto la prognosi solo nella giornata di oggi.

Da giorno del ferimento, Mauro non si era ancora ripreso, né è mai stato in grado di rispondere alle domande degli inquirenti, che hanno già raccolto le deposizioni dei suoi famigliari.

Nel mese di ottobre, intanto, il nome di un primo indagato era apparso nel fascicolo, aperto inizialmente a carico di ignoti con le accuse di tentato omicidio e rapina.

Si tratta di una giovane donna, originaria della stessa cittadina,, che avrebbe avuto un ruolo importante nella vicenda e alla cui identità gli investigatori sono risaliti attraverso una serie di riscontri e accertamenti.

 

 

 

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