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Cronaca

Sciopero in carcere: ora digiunano in due

Alla protesta di Davide Spagnolo, recluso presso l'istituto di pena di Borgo San Nicola a Lecce, si affianca quella di Andrea Pati, detenuto in semilibertà, anche lui da oggi in sciopero della fame

Anche Andrea Pati, detenuto in regime di semilibertà, ha iniziato oggi lo sciopero della fame. Il presidente dell'associazione "Papillon" per i diritti dei reclusi di Monteroni, aderisce da questa mattina alla protesta di Davide Spagnolo, 36 anni, di Manfredonia, recluso presso l'istituto di pena di Borgo San Nicola. L'uomo sta attuando dal 27 febbraio scorso uno sciopero della fame ad oltranza, a causa di due specifiche richieste che al momento sono rimaste inascoltate. E ieri Pati si era fatto visitare dal medico di Monteroni, Gaetano De Giorgio, il quale aveva certificato che il peso forma del suo paziente era di 67,5 chilogrammi.

Davide Spagnolo, che oggi entra nel nono giorno di sciopero della fame, ha chiesto alla direzione della Casa circondariale di Lecce di ottenere un trasferimento presso la struttura Foggia, in modo da potersi avvicinare alla madre, anziana e non più autosufficiente. L'uomo è giunto da circa due mesi a Lecce, dopo un primo trasferimento da Porto Azzurro, sull'Isola dell'Elba. Ma per lui la sede salentina è ancora troppo lontana; la seconda richiesta di Spagnolo (che sta scontando al momento una pena detentiva di 18 anni per omicidio) si riferisce invece alla ripresa degli studi. Nel carcere di Porto Azzurro ha avviato un corso di studi per tecnico geometra. Tre anni sui libri, per i quali adesso vorrebbe ottenere l'esame integrativo.

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