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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Racale

Abusivismo sulla costa, illeciti in mare: guardia costiera, denunce a raffica

Nella zona di Racale sequestrato uno "scivolo" per alaggio di cemento. Era stato costruito abusivamente sugli scogli. A Otranto maxi-sanzione per un manager svizzero e denuncia penale per il comandante di un peschereccio siciliano che aveva i mezzi antincendio scaduti

LECCE – Abusivismo sulla costa, illeciti in navigazione: per la capitaneria di porto è iniziata un’altra stagione rovente e lo dimostrano chiaramente i sequestri di lidi degli ultimi tempi, ma anche altri episodi. Uno dei quali arriva dalla zona di Racale. Qui, e per la precisione in località “Campore”, i militari della guardia costiera di Torre San Giovanni di Ugento, dipendenti dal compartimento di Gallipoli, hanno rilevato l’esistenza di un battuto in cemento di diversi centimetri di spessore. Ricopriva la scogliera  per circa 150 metri quadrati.
Dall’accertamento si è potuto constatare che lo “scivolo”, costruito ovviamente in modo illecito, probabilmente per varare o alare le imbarcazioni in un punto particolarmente favorevole, era stato creato solo pochi giorni addietro. L’area demaniale in questione, su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce, è stata sequestrata anche per impedire altri tipologie di reati ambientali. La denuncia è stata sporta contro ignoti. 
Una storia curiosa arriva invece dalle acque di Otranto, dove un manager di banca 35enne, svizzero, in transito nel porto nelle vesti di comune turista, è stato adocchiato dai militari perché aveva issato sull’imbarcazione una bandiera dei pirati. L’aspetto è particolare, perché per una simile goliardata si può rischiare seriamente una denuncia per  istigazione a commettere reati. La materia è un po' controversa, ma tant'è: per quella bandiera il manager ha chiesto scusa, ma, intanto, dal controllo successivo che n’è scaturito -, normale ruotine alla quale vengono sottoposti tutti coloro che scalano il sorgitore -, n’è nata una salata multa di circa 5mila euro, per aver impiegato un’unità da diporto in locazione, ma priva delle autorizzazioni all’impiego commerciale. A questo, aggiungasi il fatto di aver effettuato balneazione in porto dopo aver veleggiato con il wind-surf davanti ai pontili in concessione, creando un potenziale pericolo per la sicurezza portuale.

Risale a ieri sera, infine, la verifica a carico di un peschereccio in transito sempre nella zona di Otranto, iscritto in Sicilia, che è stato dirottato in banchina per l’impossibilità a salire a bordo da parte dei militari. Le condizioni del mare erano pessime. Il comandante dell’imbarcazione è stato sanzionato per inottemperanze dovute alla composizione minima e alle annotazioni per l’equipaggio. Ma c’è di più: è stato anche denunciato alla Procura per inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione. I mezzi di salvataggio ed antincendio a bordo erano scaduti. Il motopeschereccio è attualmente fermo in porto ad Otranto in attesa che vengano rettificate le mancanze. Solo dopo potrà riprendere la la navigazione in sicurezza.

img1024-700_dettaglio2_guardia_costiera-3“Questa serie di serrati controlli, che vanno dal rispetto dell’ordinanza balneare vigente, all’adempienza alle regole sulla sicurezza della navigazione fino ad arrivare all’aderenza alle norme demaniali ed edilizie delle strutture site sul litorale – spiega il comandante della guardia costiera di Otranto, il tenente di vascello Gian Marco Miriello – sono e continueranno ad essere effettuati anche nei prossimi giorni sempre con maggiore intensità, anche nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2013, che vedrà il suo termine solo a fine estate e consentirà a tutti gli utenti di vivere il mare e le spiagge in piena sicurezza e con la garanzia del rispetto delle regole”. 

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