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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Minervino di Lecce

SCONTRO TRA IL "GLADIATORE" E I "MAGNIFICI 7"

Confronto a suon di metafore tra maggioranza ed opposizione sulle scelte amministrative: l'opposizione attacca il sindaco Caroppo, che ribatte chiedendo che dimostrino la verità delle loro accuse

La politica a Minervino è in una fase di scontro: da un lato, il sindaco, Ettore Caroppo, a capo di una coalizione di centro destra, rimarca con forza la bontà delle proprie scelte amministrative, mentre dall'altra parte, l'opposizione, anch'essa grosso modo dell'area di centrodestra, cerca un'alternativa credibile di governo al paese.

Ma quella che sembra la solita bagarre strutturale tra maggioranza ed opposizione, tipica di ogni paese a qualsiasi latitudine, ultimamente si è trasformata in una situazione incandescente e complessa. I politici se le danno e se le cantano a suon di metafore: l'opposizione definisce "Il gladiatore" il sindaco Caroppo, che controbatte agli avversari, definendoli i "magnifici sette".

Sette, tra l'altro, perché ai cinque membri della minoranza si sono aggiunti due consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza. L'opposizione accusa il sindaco per i suoi rapporti amichevoli con il presidente di provincia, Giovanni Pellegrino, per i costi d'istituzione del premio culturale estivo "Vittorio Bodini", per la questione del bilancio consuntivo 2006, dove sarebbe emersa, a loro parere, una crescita della pressione fiscale; inoltre l'opposizione contesta le tanto azioni delle terme di Santa Cesarea che il Comune ha acquisito e rinfaccia un presunto debito amministrativo di circa 850 mila euro, contratto per nuovi mutui.

Caroppo difende le sue scelte e rimanda le accuse al mittente, ed evidenziando come l'opposizione faccia del "terrorismo politico-psicologico", teso a "ridicolizzare l'immagine forte e pulita delle istituzioni e di un sindaco, che pur se di centro destra ha ricevuto il plauso anche dal presidente Giovanni Pellegrino"; ai "magnifici sette" Caroppo chiede piuttosto all'opposizione che faccia gli interessi di tutta la cittadinanza, proponendo delle alternative serie alle scelte della sua amministrazione.

Quindi, Caroppo passa a chiarire punto per punto le contestazioni che gli vengono tese dagli avversari politici: sul premio Bodini, il sindaco afferma che le cifre sbandierate sui costi dell'iniziativa siano errate, sottolineando che comunque "la cultura non ha prezzo" e ricordando come i suoi stessi avversari politici abbiano votato in sede consigliare a favore dell'istituzione del premio.

E sul nodo delle terme di Santa Cesarea, il sindaco evidenzia i numerosi apprezzamenti ricevuti per la scelta di acquisire delle azioni, a dimostrazione che possa rivelarsi un importante investimento; sulla pressione fiscale, precisa che a Minervino sia diminuita contrariamente ad altri comuni; infine si confronta sui 850mila euro di presunti debiti contratti: Caroppo promette le sue dimissioni, nel caso l'accusa dell'opposizione dovesse dimostrarsi vera, aggiungendo in tono di sfida, di mettere a setaccio tutti i bilanci dei suoi anni amministrativi. Per sapere chi avrà la meglio tra il "gladiatore" ed i "magnifici sette", però, probabilmente bisognerà attendere la prossima puntata.

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