rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Adua

Scritte su muri e monumenti. E' arrivato il momento del pugno di ferro

Sollecitato da alcune segnalazioni, il sindaco Paolo Perrone ha dichiarato guerra al vandalismo: "Non saremo più indulgenti, invito i cittadini a presentare denunce". Della stessa idea Paolo Pagliaro

LECCE - Non sono le scritte su muri e monumenti - purtroppo - a fare notizia, ma la decisione di adottare il pugno di ferro annunciata, ai piedi di Porta Napoli, dal sindaco Paolo Perrone. "No tav" c'è scritto dietro, alla sua destra, sull'Arco di Trionfo. E' solo l'ultimo dei messaggi a mezzo spray impresso sulla città ed è stato lasciato presumibilmente da una settimana circa - il 28 gennaio a Torino si è svolta una manifestazione, il giorno prima c'erano stati alcuni arresti contro esponenti del movimento che da tempo si oppone alla costruzione dell'infrastruttura per l'alta velocità tra l'Italia e la Francia. Ignota, almeno per il momento, la mano autrice dello sfregio, perchè a pochi metri, al di là e al di qua dell'antico ingresso nel centro storico, ci sono due telecamere: una per sorvegliare la Ztl che proprio lì ha uno dei suo varchi, l'altra alle spalle, puntata su piazzetta Aymone e facente parte del sistema di video sorveglianza collegato con la centrale del comando dei vigili urbani e della questura. 

Si tenterà dunque di risalire agli autori dell'atto vandalico attraverso le immagini registrate ma intanto il primo cittadino annuncia ai microfoni la linea della fermezza. "Il fatto di essere giovani, talvolta minorenni, non sarà più una scusante. Noi saremo inflessibili e, soprattutto, mi rivolgo a certa politica che utilizza questi episodi per dimostrare che l'amministrazione è assente", ha dichiarato Perrone precisando che il Comune non ha il potere di sorvegliare 24 ore al giorno per tutto l'anno l'intero perimetro urbano. Per questo ha chiesto ai cittadini che dovessere assistere a reati di questo tipo di non esitare a sporgere denuncia. Un'idea che trova d'accordo anche Paolo Pagliaro, candidato contro Perrone alle primarie del 26 febbraio. Il presidente di Alleanza per il Salento, sul suo profilo Facebook, aveva aperto la mattinata lanciando l'idea di ricompense, parcheggi e abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici per i cittadini "ispettori". 

E' nel social network più frequentato del globo, del resto, che nasce questa vicenda. Giovedì sera alle 20 un professionista leccese aveva lanciato l'allarme segnalando lo scempio sulla bacheca del sindaco, corredandolo il giorno dopo, intorno a mezzogiorno, con una foto. Una sorta di quello che viene definito citizen journalism, cioè la cronaca fatta dai cittadiniLa scritta, come detto, era lì verosimilmente già da alcuni giorni, ma è stata la denuncia virtuale del giovane leccese ad innescare la presa di posizione. Di Pagliaro e di Perrone, sempre su Facebook .

Le scritte, il sindaco, le telecamere

Al lato di Porta Napoli, sul muro della Chiesa di San Luigi, un collage di altri "promemoria", ancora più datati: "Acab" - che non è una pubblicità al film di Stefano Sollima in proiezione nella sale -, "Nessun arresto fermerà i nostri istinti di rivolta", ed altre ancora. E' solo uno degli angoli della città usato come murales, ma fino ad oggi i tanti occhi elettronici disseminati tra vie e piazzette non hanno risolto il problema. Adesso, però, la politica promette fermezza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scritte su muri e monumenti. E' arrivato il momento del pugno di ferro

LeccePrima è in caricamento