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Cronaca

Stalking ai danni delle professioni sanitarie: volontari Cri a lezione per studiare il fenomeno

La Croce Rossa di Lecce ha organizzato un pomeriggio di formazione, con interventi degli addetti ai lavori, per illustrare le dinamiche dello stalking. Sempre più spesso, infatti, ad esserne vittime sono gli operatori nell’ambito socio-sanitario

LECCE – Tutti possiamo diventare vittime di stalking. A prescindere dal genere e dalla professione svolta. Ma tra quelle più esposte, vi sono le cosiddette “Helping professions” che comprendono, in primis, le mansioni nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria come medici, assistenti sociali, psicologi, infermieri e insegnanti. Oltre agli avvocati e a ai volontari che scendono in strada per aiutare il prossimo. Come quelli della Croce rossa.

Ed è a questo proposito che la Cri ha organizzato un seminario di studi, che si è svolto nel corso della giornata,  per approfondire un fenomeno che colpisce molto spesso i professionisti sanitari, molte volte oggetto di proiezioni e anche desideri di rivalsa davanti ai bisogni di aiuto dei cittadini.

Rivolto agli operatori leccesi, il corso di formazione ha fornito le conoscenze giuridiche di base dello stalking, attraverso elementi di analisi criminologica delle dinamiche che lo mettono in atto. Ma anche gli strumenti per neutralizzarlo. Al pomeriggio formativo hanno preso parte Elsa Valeria Mignone, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, Maria Lucia De Vito, psicoterapeuta e collaboratrice del Centro anti violenza Caia del capoluogo salentino e Ivan Santaguida, esperto di tecniche investigative e ricercatore presso l’Università popolare Unised di Milano, nonché volontario della Croce Rossa italiana.

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