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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Sensato pensare a fusione di fondazioni Ico Tito Schipa e Notte della Taranta"

Per il segretario generale Slc Cgil Lecce settore spettacolo, Salvatore Labriola, sarebbe la strada giusta per una progettualità che guardi al futuro: "Dopo aver visto l'esperienza greca, non possiamo sperperare un patrimonio"

LECCE - "L’immagine che ha fatto il giro del mondo, della chiusura dell’Orchestra sinfonica nazionale greca con i musicisti in lacrime sul proprio strumento, non può che suscitare solidarietà e sconcerto, ma allo stesso tempo preoccupazione per quanto sta accadendo in Italia nel settore dello spettacolo e in particolare nella produzione lirico sinfonica e di balletto".

È questo il parere di Salvatore Labriola, segretario generale Slc Cgil Lecce settore spettacolo, visto che il governo italiano, a fronte dell’impegno di portare a compimento l’iter di approvazione dello schema di decreto per il nuovo assetto ordinamentale e organizzativo delle fondazioni lirico sinfoniche, come previsto dalla legge 29 giugno 2010 n. 100, attualmente al vaglio del Consiglio di Stato, si sta invece accingendo ad abrogare tutte le normative che in questi anni hanno permesso la tutela e la valorizzazione del patrimonio musicale nazionale e conseguentemente a portarlo alla più completa destrutturazione.

Al riguardo, Labriola ricorda che la Costituzione Italiana, con l’articolo 9 e le conseguenti leggi emanate, riconosce e prevede l’obbligo, per la Repubblica, di promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica e il totale impegno a tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

"In questi giorni - spiega - l’intero settore è mobilitato per il rinnovo del Ccnl scaduto da ben sette anni, ma soprattutto per chiedere l’abrogazione dello schema di decreto sopra citato; ottenere finalmente una vera legge di riforma per la musica, la danza e lo spettacolo dal vivo in grado di porre fine allo stato di crisi che attanaglia drammaticamente il settore e garantirgli adeguate risorse".

Per Labriola non si può restare impassibili, "proprio dopo aver visto l’esperienza greca, allo sperpero del patrimonio culturale italiano e alla destrutturazione dei centri di produzione che dentro vi operano": "Sul nostro territorio - aggiunge -, è bene ricordarlo, operano due fondazioni, l’orchestra Tito Schipa di Lecce e 'La Notte della Taranta' con, tra i fondatori, l’Istituto 'Diego Carpitella' di Melpignano, oltre alla Compagnia 'Il Balletto del Sud'. Fondazioni e istituti che hanno contribuito a mantenere la nostra cultura musicale e coreutica a livelli di eccellenza, riconosciuti in campo regionale e nazionale".

"Pretendere che questo patrimonio continui ad esistere - asserisce - è compito di tutti. Perché questo avvenga è bene però che si incominci a delineare una progettualità che guardi al futuro. Pensare, come già anticipato dallo stesso ministro Bray, ad una fusione delle due fondazioni ci pare una scelta, visti i tempi, sensata e percorribile. A patto però che ci sia una vera volontà politica che guardi oltre le convenienze di parte e di cordata, nell’interesse del territorio".

"Pensare di costruire un percorso nella programmazione artistica de 'La Notte della Taranta' coinvolgendo l’Orchestra della fondazione Ico Tito Schipa - conclude -, sarebbe un ottimo segnale, non solo per il territorio, ma anche per gli addetti, che potranno continuare a vedere in questo un futuro per il loro lavoro".

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