Violazioni edilizie, controlli sul litorale ionico. Scattano i sigilli in due lidi
I carabinieri della compagnia di Campi Salentina e gli agenti di polizia municipale hanno posto sotto sequestro una parte di due stabilimenti, a Porto Cesareo. Si tratta del "Lido Oasis" e del "Samanà Beach", entrambi sulla litoranea che congiunge Torre Lapillo a Punta Prosciutto
PORTO CESAREO – Doppio sequestro preventivo nel clou della stagione estiva. A due strutture interne di altrettanti lidi, entrambi di Porto Cesareo, sono stati apposti i siglli perchè trovati con alcune irregolarità edilizie, durante i controlli eseguiti questa mattina dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Campi Salentina, assieme ai colleghi della stazione locale, e dagli agenti della polizia municpale. Si tratta del “Lido Oasis” e del “Samanà Beach”, entrambi sulla litoranea che congiunge Torre Lapillo a Punta Prosciutto.
Durante i sopralluoghi, disposti dalla Procura della Repubblica di Lecce, le forze dell'ordine hanno rilevato alcune anomalie relative ad un'ala delle attività. In particolare, nella prima è stata rinvenuta una struttura sopraelevata, edificata a pochi passi dal mare: all’interno, un piccolo chiosco-bar, un punto di distribuzione di gelati e un bagno. Di lunghezza complessiva di circa 30 metri, era stata rimontata alcune settimane addietro e risultata avere misure differenti dal progetto per cui era stato richiesto il permesso di costruire. Sono state dunque riscontrate alcune violazioni edilizie.
Nel secondo esercizio, invece, un'altra caffetteria era stata edificata nei pressi del cordone dunale. Al "Samanà Beach" è stato infatti contestata l'assenza di permesso a costruire. La casupola, basata su una pedana in mattoni, sarebbe stata costruita più vicina del dovuto rispetto alla base dunale, se si considera che la distanza minima prevista dalla disciplina in materia è di tre metri. I militari hanno anche verificato la presenza di un palo piantato nelle dune, e di una conduttura elettrica utilizzata per gli impianti del chiosco e semisepolta nella sabbia. Sotto osservazione è finita anche la documentazione relativa alle concessioni amministrative, attualmente al vaglio degli inquirenti. Ai gestori dei due stabilimenti balneari resta comunque la facoltà d'uso, concessa per alleviare i prevdeibili disagi che avrebbero potuto riversarsi sui clienti.