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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Sannicola

Blitz in pista della finanza, sequestrato il "Mambo Italiano"

I sigilli per l'assenza dei requisiti di sicurezza. Il locale disponeva solo della Scia. Al momento del controllo c'erano almeno 600 avventori e auto parcheggiate fino a un chilometro

SANNICOLA – Quando sono arrivati i finanzieri, c’erano almeno 600 persone. Senza, però, che vi fossero le autorizzazioni di pubblica sicurezza. Questo è quanto rilevato al momento e il motivo per cui sono scattati i sigilli al “Mambo Italiano”, locale sulla Gallipoli-Santa Maria al Bagno. Con contestuale denuncia per il gestore e organizzatore di eventi, un giovane di 20 anni.

Il sequestro preventivo al locale, che si trova in territorio di Sannicola (non lontano dalla storica abbazia di San Mauro), è stato eseguito dalle “fiamme gialle” gallipoline nell’ambito di controlli mirati sull’abusivismo commerciale nel settore del divertimento. Movida gallipolina sotto la lente, insomma, oggi più che mai, dopo le infinite polemiche degli ultimi anni e i protocolli d'intesa in Prefettura.

I militari guidati dal maggiore Francesco Mazza, sotto il coordinamento del comando provinciale di Lecce, hanno fatto irruzione in quella che hanno definito una “discoteca abusiva”, nel fine settimana. Nel momento di maggior afflusso. Tutto nato da informazioni acquisite preventivamente dai finanzieri, secondo cui il “Mambo Italiano” non sarebbe in possesso delle autorizzazioni comunali, rilasciate previa verifica obbligatoria dei luoghi da parte della Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli.

La verifica dell’organo collegiale ha lo scopo di garantire che il locale sia dotato delle indispensabili misure di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica: uscite di sicurezza a norma, adeguato impianto antincendio, impianto elettrico conforme alle norme vigenti e barriere per limitare l’impatto acustico. Il locale sequestrato, ampio circa 3mila e 400 metri quadrati, avrebbe dunque esercitato l’attività d’intrattenimento musicale e danzante, con un solo requisito: la Scia. Cioè, la segnalazione certificata d’inizio attività, utile per la somministrazione di alimenti e bevande.

Al momento del controllo, dunque, come detto c’erano circa 600 giovani avventori che si accalcavano sulle piste da ballo, animate da dj-set e vocalist. Mentre all’esterno, una moltitudine di autovetture parcheggiate dai clienti, fino a un chilometro di distanza. Non solo salentini, ma anche turisti di altre zone della Puglia e d’Italia in genere, presenti a Gallipoli per le vacanze estive.

Secondo i finanzieri, l’intasamento delle vie d’accesso e di sgombero del locale avrebbe reso difficile, forse impossibile, l’eventuale intervento di mezzi di soccorso in caso di pericolo.  Il 20enne che gestisce l’attività, del posto, risponde ora di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo senza aver rispettato le prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica, previste dal Tulps.

Nel “Mambo Italiano” sono stati anche identificati undici lavoratori, tra cui baristi, parcheggiatori e camerieri, la cui posizione sarà accertata sotto il profilo contributivo, assistenziale e previdenziale in materia di lavoro.

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