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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ricostituzione del partito fascista e lesioni aggravate: tra gli indagati due salentini

Nell'inchiesta per i fatti del 21 settembre a Bari coinvolti anche un 21enne di Veglie e un 25enne di Carmiano. Il primo risponde anche dell'aggressione

BARI – Ci sono anche due salentini, oltre a un foggiano domiciliato a Lecce, tra gli oltre 30 indagati dalla procura della Repubblica di Bari per quanto avvenuto nel capoluogo regionale il 21 settembre scorso, quando alcune persone, reduci da una manifestazione contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, furono aggredite da un gruppo di esponenti di Casapound, nel rione Libertà. In relazione a quei fatti il Tribunale di Bari ha disposto il 7 dicmebre il sequestro della sede del movimento politico, eseguito oggi.

Si tratta di M.V., un 25enne nato a Lecce e residente a Carmiano, di un 21enne nato a Nardò e residente a Veglie, I.M., e di un 22enne di Foggia, D.T., che attualmente vive nel capoluogo salentino. Tutti e tre sono nell’elenco dei 28 che rispondono, in base alla legge Scelba, dell’accusa di “aver partecipato a pubbliche riunioni, compiuto manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e in particolare per aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica”.

Video: l'aggressione al quartiere Libertà

Al giovane residente Veglie e al foggiano è anche contestato, con altri otto, il reato di lesioni personale aggravate. Nel corso delle indagini sono state effettuate anche delle perquisizioni nelle loro abitazioni: nel caso del 21enne è stato ritrovato, oltre a materiale di estrema destra, l’abbigliamento utilizzato quella sera di settembre. Tra le vittime del blitz ci fu anche l’eurodeputata Eleonora Forenza. Nell’ambito dell’inchiesta sono stati denunciati anche cinque manifestanti, per violenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

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