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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Carmiano

shock anafilattico, muore dopo aver mangiato la pizza

Roberto Ianne, 21 anni, originario di Carmiano era allergico ai latticini. Dopo cena si è sentito male. E' spirato al pronto soccorso di Copertino. Sul caso la Procura di Lecce ha aperto un'inchiesta

Un destino beffardo. Crudele. Un'altra giovane vita spezzata tra mille interrogativi. E' morto questa notte al Pronto soccorso dell'ospedale di Copertino un giovane studente originario di Carmiano, Roberto Ianne 21 anni, figlio di un ristoratore del paese del Nord Salento emigrato a Padova. E' morto in seguito ad uno shock anafilattico causato, quasi per assurdo, per una pizza mangiata in allegria con gli amici. La ragione c'è. Il giovane studente era allergico al latte e ai suoi derivati. Un problema di intolleranza alimentare con il quale aveva imparato a convivere evitando scrupolosamente tutti i cibi per lui altamente "pericolosi". E così sembra avesse fatto anche ieri sera. Una serata come tante in questo preambolo di agosto. Una cenetta in riva al mare con gli amici, perché no. E giù verso la costa ionica, fin nel centro di Gallipoli. Roberto era in compagnia di amici. Compagni di studi fuori sede in terra veneta della Facoltà di Lettere e Filosofia. Si fermano in una pizzeria nel cuore della città. Roberto, secondo il racconto degli amici e del personale paramedico del presidio estivo di Torre Lapillo a cui il giovane aveva raccontato l'episodio scatenante del suo malore, si raccomanda: "Non mettere la mozzarella sulla mia pizza". Categorico.

Ovvio, lui sa bene di essere allergico. La cena va vanti. La pizza consumata con voracità e in spensieratezza. L'interrogativo arriverà successivamente: gli sarà stata servita la pizza sbagliata? Se qualche residuo di mozzarella fosse capitata, per errore o distrazione nel suo piatto, Roberto non l'avrebbe individuata subito? O è forse l'impasto stesso fatto in questo caso con il latte? I dubbii rimangono. Perché terminata la serata i giovani amici prendono anche un gelato, in un altro locale, poi si immettono sulla via del ritorno, lungo la litoranea nord Santa Caterina-Porto Cesareo. Roberto Ianne avverte un malore, non sta bene, chiede aiuto. Deve aver mangiato qualcosa che gli ha fatto male. Una crisi allergica, è evidente. E' da poco passata la mezzanotte, Roberto e i suoi amici sono arrivati a Torre Lapillo. Decidono di imboccare via Pigafetta, per raggiungere d'urgenza il presidio di assistenza sanitaria estiva della marina.

Presidi estivi nei quali il personale medico, come disposizione categorica della Asl, è operativo dalle 8 del mattino alle 20 si sera. C'è il personale infermieristico e l'ambulanza di supporto al 118 della Croce Azzurra di Leverano. La situazione è grave, il personale sanitario evidenzia subito l'intolleranza alimentare e prontamente dispone il trasferimento presso l'ospedale di Copertino. Roberto peggiora. Lo shock anafilattico causato da quella maledetta allergia ai latticini da lì a poco se lo porterà via per sempre. Incredibilmente. Sotto gli occhi impietriti degli amici e dei familiari subito accorsi dalla vicina Carmiano. Tra mille dubbi e tante incertezze: si poteva evitare questa ennesima tragedia di questa funesta estate 2007? L'autopsia e l'inchiesta avviata dalla Procura di Lecce cercherà di dare delle risposte sulle cause della morte di Roberto. Ben poca cosa rispetto allo sgomento e all'impotenza dinnanzi ad una morte raccontata con angoscia e che definire assurda è solo un eufemismo.

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