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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sistemi antifrode e investigatori, così Tripadvisor ha scoperto la truffa

La polizia postale ha chiuso una partita che il portale di viaggi aveva già iniziato contro il salentino che vendeva pacchetti di finte recensioni. Pugno duro anche per i gestori che hanno usato i suoi servizi

LECCE – L’operazione che ha condotto gli uomini della polizia postale di Trieste fin nel Salento, seguendo le orme di un uomo di mezza età della zona del Capo di Leuca indagato con l’ipotesi di reato di sostituzione di persona, ha posto l’accento su un problema molto avvertito dalla stessa società. “Siamo molto felici che la polizia abbia denunciato questo truffatore”, commentano oggi da Tripadvisor. “Così facendo l'Italia si è unita ad altri Paesi, come Stati Uniti e Regno Unito, dove le autorità hanno colpito direttamente gli individui che minavano l'integrità di siti di recensioni online commettendo frodi”.

Ma qual è, nella vicenda, la posizione del portale turistico, la cui forza (tanto da averne fatto un colosso nel settore) si ritrova proprio nelle recensioni degli utenti? “Abbiamo individuato questa persona da tempo – spiegano - e abbiamo intrapreso una serie completa di azioni per porre fine alle sue attività”.

Ovvero: “Gli abbiamo inviato un decreto ingiuntivo e i nostri sistemi antifrode, con il supporto del team d’investigazione, hanno individuato, analizzato e rimosso i contenuti a lui associati”. Insomma, la partita era già in atto e la polizia postale, in buona sostanza, ha chiuso il cerchio con la recente operazione ‘Fake Food’. E non solo. Tripadvisor ha deciso di usare il pugno di ferro con chi ha cavalcato l’onda, penalizzando le strutture “che hanno tentato di ingannare i nostri consumatori – aggiungono i responsabili - utilizzando i suoi ‘servizi’ disonesti”.

“Contrastiamo con fermezza qualunque organizzazione o individuo che provi a manipolare fraudolentemente il nostro sito – tengono a precisare - e il nostro team d’investigazione agisce proattivamente e in maniera estremamente efficace nell'individuare coloro che tentano di aggirare il sistema. Nel 2015 abbiamo intrapreso azioni contro quaranta diverse società di ottimizzazione in tutto il mondo per fermare le loro attività e adottiamo misure severe per penalizzare i business sorpresi a utilizzare tali ‘servizi' per ingannare i consumatori”.

Le frodi legate alle recensioni, oltre a rappresentare una violazione dei termini di servizio e una pratica immorale, sono illegali in nazioni quali Italia, Francia, Germania e Regno Unito, ai sensi della Direttiva europea sulle pratiche commerciali sleali. Di recente il Ceo di TripAdvisor, Steve Kaufer, ha contattato i proprietari delle strutture di tutto il mondo per metterli a conoscenza sia delle azioni che la società intraprende per contrastare queste pratiche. In allegato in Pdf si può visionare la lettera.

Combattere le frodi con TripAdvisor - Lettera del CEO 

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