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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Slot a Lecce: 4mila i giochi, un business da capogiro

INCHIESTA/ In una sala giochi di grandi dimensioni si "bruciano" centinaia di migliaia di euro a settimana, tra imbucate iniziali e vincite rimbucate. Cresce anche la dipendenza dai "gratta e vinci"

LECCE - Un angolo buio di un bar vivacemente illuminato, poco lontano dal bancone affollato di gente e dai tavolini intorno ai quali gruppi di amici ridono davanti ad un caffè. Un angolo misteriosamente silenzioso, nonostante la musica frizzante della radio e l'allegro vociferare che riempie l'area intorno. Esiste solo il rumore delle monete in quell'angolo, di quelle inghiottite e di quelle rilasciate, secondo solo al tonfo del cuore che batte nel petto, accompagnato dal respiro affannato, impaziente di vedere su quale figura smetteranno di ruotare quei meccanismi. Non esistono più quelle mogli, quei figli, lasciati a casa, per i quali si spera di toccare i freddi gettoni rumorosi della vincita. Non esistono, forse, neanche più i problemi che hanno reso necessario quel gioco. Sono soli, in quell'angolo, i giocatori, di fronte ad una macchina caricata di grandi aspettative, unico miraggio di una vita segnata da disoccupazione, cassa integrazione, malattia.

Soldi, soldi, soldi. Quando scarseggiano, ci si aggrappa ad ogni speranza pur di sbarcare il lunario. Quando ce ne sono tanti, invece, non si smette mai di desiderarne di più. E così anche chi quei problemi che logorano dentro non li ha, si lascia prendere la mano dalla brama di accrescere le proprie ricchezze.

"Gioca senza esagerare" recitano i cartelli posti proprio a un centimetro dal monitor, invitando il giocatore a divertirsi, ma con moderazione, per non rischiare che una semplice sfida contro la fortuna possa trasformarsi, a lungo andare, in ossessione. Sono videogiochi, come tanti altri, pensati per intrattenere, non per catturare. Lecito imbucare cinque euro, ogni tanto, magari vincendone cinquanta. Nulla di più rispetto ad una scommessa, una partita a carte, un biglietto della lotteria o una giocata al lotto. Nessun pericolo, se si gioca, senza esagerare, con macchinette omologate a norma di legge.

Il mercato della provincia di Lecce conta circa cinquanta aziende che distribuiscono slot. La più grande, che ha sede nel Sud Salento, ne ha dislocate circa 1500, un'altra decina, invece, di media grandezza, ne possiedono circa 200 a testa, mentre le più piccole lavorano con una ventina slot. In totale, a conti fatti, sono circa 4mila le macchine presenti nella provincia leccese, divise tra bar, Bingo, tabacchi e sale giochi. Senza contare, poi, l'elevato numero di slot contraffatte, intorno alle quali è nato un vero e proprio traffico illegale, sulle cui tracce lavora la guardia di finanza, procedendo quotidianamente con sequestri e sanzioni.

Quanto spendono i leccesi?

È difficile fare una media delle spese, poiché si dovrebbe tener conto sia dei soldi imbucati, sia di quelli recuperati attraverso le vincite. Dai dati forniti da una delle aziende di distribuzione, però, si evince che il giocatore occasionale imbuca mediamente 50-100 euro al giorno. In una grande sala bingo, invece, il denaro che gira settimanalmente solo grazie alle slot può raggiungere i 100mila euro di imbucata, comprensivi di somme iniziali e vincite rimbucate. "In alcuni casi il gioco diventa un'ossessione - ha spiegato Cosimo Pagliara, presidente della sede leccese Fit, Federazione italiana tabaccai -, un tarlo che entra nella testa del giocatore e lo circuisce, spingendolo a pensare solo a quello. Il fanatico delle slot non è un cliente abituale di una macchinetta in particolare, ma studia, in modo maniacale, tutte le macchinette dei vari esercizi, per cercare di individuare ogni giorno quelle che stanno per erogare la vincita".

Come funziona?

Il giocatore inserisce una certa somma in monete (in gergo "imbucata") nella macchina, preme il pulsante e tutto il seguito è deciso dal randomizer, che sceglie a caso le figure ed è programmato in modo tale da restituire il 75 per cento delle imbucate, sotto forma di premio. La dipendenza nasce proprio dall'attesa che la slot termini il ciclo della restituzione, solitamente programmato ogni 40mila euro. Nella speranza di sbancare, infatti, i giocatori più incalliti continuano ad inserire denaro, aspettando di vincere e passando intere giornate a studiare gli andamenti delle macchine, per individuare approssimativamente il momento della pioggia di monetine. In qualsiasi paese d'Italia si trovino, l'attività di raccolta delle slot, imbucate e vincite, viene visualizzata in tempo reale dall'Aams, attraverso un collegamento Gprs con la rete dei Monopoli di Stato, per controllarne il corretto funzionamento.

Guadagni, a chi vanno?

La cifra imbucata nelle slot machine è ripartita, per decreto Monopolio di Stato, articolo 110 del Tulps, in percentuali: il 75 per cento deve essere restituito ai giocatori, sotto forma di premio, il 12,6 per cento spetta allo Stato, al quale è garantito il maggiore guadagno e il 10 per cento di utile va ai distributori delle macchine. La restante somma si divide tra Aams, che concede le licenze, a cui spetta lo 0,8 per cento, e le spese di collegamento alla rete.

Dopo le slot, i gratta e vinci

Dalle tendenze registrate dalla sezione leccese della Fit, si evidenzia la nascita di un'altra dipendenza, seconda a quella da slot machine: la dipendenza da gratta e vinci. "Negli ultimi anni - ha chiarito Pagliara - si assiste ad un continuo aumento della richiesta di questi biglietti, che nel 2009, a livello nazionale, hanno incassato 10 miliardi di euro, con un incremento di almeno un miliardo rispetto all'anno precedente. Inoltre le previsioni per il 2010 danno un ulteriore incremento, dello 0,3-0,4 per cento".

Decisamente più discreti delle slot, poiché non implicano la necessità di esporsi in pubblico, i gratta e vinci permettono all'utente di giocare in privato, allettando la maggior parte delle persone, senza distinzioni d'età, di sesso o di classe sociale. E' diventata un'azione ordinaria quella di investire il resto delle sigarette o gli spicci che pesano nel borsellino in un gratta e vinci, per tentare la fortuna. Nei casi più estremi, però, l'abitudine è quella di acquistare pacchi interi da 300 euro, quando si sa di non esser visti, per mantenere nascosto il vizio, e rintanarsi in casa a grattare e verificare le vincite.

I gratta e vinci più amati

Se si decide di tentare la fortuna, le opportunità tra cui scegliere sono innumerevoli, vista la quantità di nuovi giochi che vengono presentati periodicamente. Alcuni gratta e vinci in particolare, però, hanno un impatto molto più forte sui gusti del pubblico. Parliamo dello storico Miliardario e del Prendi Tutto, biglietti da 5 euro che promettono vincite invitanti, e dei rispettivi tagli da 10 euro, quali Super Miliardario e Sbanca Tutto. Per quanto riguarda i tagli più piccoli, inoltre, i più acquistati risultano essere il Porta Fortuna e il Sette e mezzo.

La nuova frontiera: Video Lottery Terminal

In arrivo dall'estero, dove si è già largamente affermata, una nuova macchina d'intrattenimento, la Vlt, Video Lottery Terminal, con caratteristiche che promettono di sconvolgere il mondo dei videogame. La vera novità sta nel montepremi in palio, più alto di circa il 40 per cento, poiché le Vlt raccoglieranno le imbucate di tutte le postazioni nazionali, collegate in rete ad un server centrale, sul quale avviene realmente il gioco, esclusivamente proiettato sui monitor. Tale rete, oltre a garantire l'assoluta sicurezza del gioco, poiché non manomettibile come nelle classiche slot, in cui i meccanismi del gioco erano interni alla macchina, garantirà un continuo aggiornamento dei pacchetti di gioco a seconda dell'apprezzamento dei clienti. In caso di vittoria, poi, scomparirà la classica pioggia di monetine, lasciando il posto ad un tagliando contenente l'importo della vincita, da consegnare al gestore del locale, che provvederà al pagamento delle cifre più contenute, proprio come avviene per la lotteria istantanea.

Per il momento il progetto delle Vlt in Italia è ancora in via di regolamentazione, perciò bisognerà attendere l'approvazione della normativa per conoscere i dettagli, soprattutto economici, delle nuove macchinette. La domanda, però, sorge spontanea: se oggi le classiche slot machine riescono ad incantare un certo numero di persone con la promessa di una vincita abbastanza alta, a tal punto da diventare per loro una vera e propria ossessione, cosa accadrà domani, quando il montepremi della nuova generazione di giochi sarà ancora più appetibile?

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