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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Melendugno

"Soffiate" per i rapinatori: condannati due gioiellieri

Vent'anni di carcere per i due fratelli gioiellieri, Massimiliano e Carlo Palumbo, entrambi di Melendugno. La sentenza è stata pronunciata nella tarda serata di ieri. Avrebbero fornito indicazioni

Vent'anni di carcere per i due fratelli gioiellieri, Massimiliano e Carlo Palumbo, entrambi di Melendugno. La sentenza è stata pronunciata nella tarda serata di ieri dal giudice Giacomo Conte. Il pubblico ministero Lino Giorgio Bruno, nella sua requisitoria aveva chiesto 26 anni di carcere, 13 per ciascuno dei due fratelli. Nelle loro arringhe, gli avvocati Francesca Conte e Angelo Pallara avevano chiesto l'assoluzione dei loro assistiti. Secondo l'accusa, i due fratelli avrebbero dato le soffiate alla banda di malviventi che, nel 2002, mise a segno due rapine ai danni di alcuni rappresentanti di gioielli.

I fratelli avrebbero fornito un "apporto casuale" ai colpi messi a segno da un commando di rapinatori. La prima risale al 16 ottobre. Francesco Rivalpella, rappresentante di preziosi, venne aggredito nei pressi di un albergo a Lecce e rapinato del campionario di gioielli che aveva con sé per un valore di 85mila euro. I fratelli Palombo avrebbero fornito alla banda le informazioni sull'arrivo di Rivalpella a Lecce. La seconda rapina, invece, è quella del 9 dicembre. Venne messa a segno non molto lontano dalla gioielleria "Prisma" di Melendugno, di cui erano titolari i fratelli Palombo. I malviventi sbucarono all'improvviso ed aggredirono due fratelli di gioielli dai quali si fecero consegnare la valigia e due borse nelle quali era custodito il campionario (più di sei chili e mezzo di oro) e 360 mila euro in contanti.

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