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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sorpreso a spacciare aggredì due carabinieri: quattro anni di reclusione

Arrestato lo scorso luglio, nei giorni scorsi, Filippo Cavallone, 43enne residente a Porto Cesareo, ha patteggiato la pena per spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni

LECCE - Ha chiuso il suo conto con la giustizia patteggiando quattro anni di reclusione Filippo Cavallone, il 43enne originario di San Pietro Vernotico, ma residente a Porto Cesareo, finito nei guai il 31 luglio scorso per spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Nei giorni scorsi, dopo il parere favorevole del pm Maria Rosaria Micucci, il gup Vincenzo Brancato ha accolto la richiesta avanzata dall’imputato attraverso l’avvocato Donata Perrone che parallelamente ha presentato anche istanza di attenuazione della misura in carcere. L’arresto fu eseguito dai carabinieri di Porto Cesareo, che durante un servizio di osservazione, decisero di uscire allo scoperto subito dopo che il 43enne aveva ceduto una dose a un cliente.

Cavallone però tentò di scappare e nella colluttazione che ne scaturì due militari finirono in ospedale: uno riportò la lussazione della spalla sinistra, con 21 giorni di prognosi, l’altro una contusione al viso e al cuoio capelluto con prognosi di cinque giorni. Il 43enne, invece, finì in carcere al termine dei controlli, durante i quali furono sequestrati: 75 dosi di cocaina, per un peso di 50,64 grammi e altri 251 grammi della stessa sostanza trovati in casa, più 1.565 euro, somma considerata frutto dell’attività di spaccio e un bilancino di precisione.

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