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Cronaca

Spiragli per la vertenza “Prototipo”, cooperativa disponibile all’assunzione

Il tavolo prefettizio tenutosi in mattinata, ha riaperto le trattative per i collaudatori della pista, licenziati da Ntc. Dopo due anni di lotte, si profila un terzo soggetto che potrebbe assorbirli

LECCE - Chi la dura la vince? Per gli autisti collaudatori della pista “Prototipo” di Nardò, sembrerebbe essere proprio così. Licenziati nel 2009 dalle cooperative All Service e Italian Job che lavoravano per la ditta Nardò Technical Center - in dichiarata crisi aziendale - hanno combattuto una guerra senza esclusione di colpi per veder riconosciuto il diritto ad essere reinseriti nell’organico. Battaglia proseguita per mesi con sit-in, blocchi stradali all’ingresso della pista (l’ultimo ieri) e concrete minacce di azioni autolesioniste.

Il centro delle loro rivendicazioni è sempre stato quel finanziamento regionale di 9 milioni di euro di cui la Ntc ha usufruito “ a fondo perduto”, denunciano i lavoratori, “senza mantenere l’impegno ad assumere 23 persone”. Sventata la crisi, i lavoratori “tagliati” sono stati sostituiti da personale interinale, con il rischio di scatenare “una guerra tra poveri tra chi ora ha raggiunto una paga ai minimi contrattuali - spiega Bobo Aprile, rappresentante regionale Cobas - e chi sfrecciava sulla pista a più di 300 chilometri orari, giorno e notte, arrivando a guadagnare appena 4 euro netti l’ora”.

La loro perseveranza, però, è riuscita ad aprire un varco nella netta chiusura dimostrata, finora, dalla stessa Ntc: azienda bollata dai lavoratori come un “covo di intoccabili” su cui neanche la politica è riuscita (o ha voluto?) esercitare la propria influenza. Il tavolo prefettizio convocato in mattinata alla presenza di una parte dei collaudatori, del rappresentante regionale Cobas Bobo Aprile, dell’amministratore delegato dell’azienda, Vincenzo Ruocco e Angelo Costantini di Confindustria Lecce, ha riaperto i termini della trattativa interrotta.

Sembra sempre più concreta, infatti, l’entrata in scena di un terzo soggetto (probabilmente una cooperativa) che potrebbe assorbire i lavoratori specializzati, riportandoli all’interno di quel luogo di lavoro cui non hanno intenzione di rinunciare. “La stessa Ntc, grazie alla mediazione del vice prefetto Guido Aprea, - sottolinea Marcello Scialpi, delegato Rsa Cobas – ha lasciato intendere la disponibilità a trovare una soluzione e a riaprire il confronto presso un nuovo tavolo a Bari, con la task force regionale”.

Ma i collaudatori che non hanno abbandonato la lotta (poco più di 15 persone), hanno scelto di mantenere un atteggiamento prudente. Per gli ex All Service che vivacchiano con l’assegno di cassa integrazione regionale in deroga (in scadenza a fine anno), il sindacato Cobas è già al lavoro per il rinnovo del sussidio.

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