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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Stabilimenti balneari: dal Tar arriva lo stop allo smontaggio delle strutture

Il presidente Pasca ha accolto l'istanza del legale di due società e disposto la sospensione del provvedimento fino alla camera di consiglio

LECCE – Nuovo importante capitolo nel braccio di ferro tra i titolari degli stabilimenti balneari e le amministrazioni dei comuni costieri. Il presidente del Tar di Lecce, Antonio Pasca, ha infatti accolto le istanze dell’avvocato Gianluigi Manelli, legale di due stabilimenti balneari, e disposto la sospensione dei provvedimenti che prevedevano lo smontaggio delle strutture. Si tratta della Samanà srl, titolare del noto stabilimento denominato Samanà Beach in località Punta Prosciutto, e la Level srl, titolare del noto locale denominato Fly, sul lungomare di scogliera di via Monti. Il Tar ha accolto l’impugnazione in cui si chiedeva di adottare un provvedimento di sospensione monocratico fino alla conclusione del procedimento amministrativo, consentendo il mantenimento delle strutture balneari fino alla trattazione della camera di consiglio, prevista per il 21 novembre.

La vicenda trae origine dall’obbligo, imposto dalle amministrazioni dei territori costieri e comune a tutti gli stabilimenti balneari, di smontare le strutture presenti sul demanio o sulla proprietà privata, connessi o funzionali all’attività di balneazione o turistico in generale, entro la data del 31 ottobre. Una questione affrontata nei giorni scorsi in un incontro che si è svolto in prefettura a Lecce. Nell’occasione è stata espressa una disponibilità di massima e una serie di promesse da parte dei soggetti istituzionali, a vario titolo interessati. L’assenza di atti formali ha indotto i titolari degli stabilimenti balneari a rivolgersi al Tar di Lecce, per ottenere in via giurisdizionale ciò che le istituzioni non sono in grado di garantire.

Nonostante l’istanza di mantenimento presentata dai soggetti interessati, il Comune di Porto Cesareo, pur in pendenza dei relativi procedimenti amministrativi, ha reiterato l’obbligo di smontaggio entro la data prevista. Da qui il ricorso al Tribunale amministrativo.

 “A parte la soddisfazione per il risultato ottenuto nell’interesse delle mie assistite”, ha dichiarato l’avvocato Gianluigi Manelli, “il provvedimento adottato dal presidente Pasca è connotato da una giustizia sostanziale. Appare infatti assolutamente illogico ordinare lo smontaggio delle strutture balneari che hanno avanzato formale richiesta di mantenimento: è necessario invece esaurire l’iter del procedimento amministrativo avviato sull’istanza di mantenimento prima di statuire se le strutture, già autorizzate per la stagione estiva, possano rimanere montate anche per la stagione invernale”.

Il legale ha tenuto poi a precisare come “sia assolutamente imprescindibile, con riferimento alla specifica questione del mantenimento delle strutture balneari durante la stagione invernale, che tutti i soggetti istituzionali, a vario titolo interessati, tanto a livello amministrativo quanto politico, si facciano carico delle diverse esigenze delle parti coinvolte senza assumere preordinate e radicali posizioni che danneggino gli interessi dei titolari degli stabilimenti balneari, compromettendone, nella maggior parte dei casi,  l’iniziativa economica, senza che dette posizioni siano poi di fatto giustificate da una effettiva esigenza di tutela del paesaggio. Tanto più che la disciplina regionale in materia, così come le successive circolari e linee guida, hanno oramai delineato un quadro normativo di riferimento favorevole al mantenimento annuale delle strutture, che costituisce la regola, di cui la stagionalità si pone come mera eccezione”.

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