Per ora nei guai è finita un sola persona, un commerciante di vernici di Copertino, al quale i militari della guardia di finanza sono risaliti svolgendo un'indagine a ritroso, ovvero partendo proprio da una porzione del materiale rinvenuto accatastato in una discarica abusiva per scoprire l'autore degli sversamenti. Ma il sospetto, fondato, è che siano molti di più i soggetti coinvolti i quali avevano scelto un'area di 31mila metri quadri nelle campagne che sorgono alla periferia di San Donato di Lecce per gettare scarti d'ogni tipo, anche rifiuti speciali particolarmente dannosi per l'ambiente. Nella zona, ora sottoposta a sequestro, i finanzieri hanno rinvenuto oltre 9 tonnellate di rifiuti pericolosi: materiale plastico e di risulta, rottami di auto, pneumatici, olio esausto, vernici e inchiostri intrisi nel terreno.

Proprio questi ultimi, in parte lasciati dentro contenitori metallici, in parte versati in mezzo alla vegetazione spontanea, hanno "inchiodato" il commerciante: i finanzieri sono infatti riusciti a risalire alla provenienza e a denunciare l'uomo a piede libero per abbandono abusivo di rifiuti. Il caso è stato segnalato anche all'Arpa, incaricata di effettuare prelievi per stabilire l'origine di alcuni liquidi (in particolare gli inchiostri) e stabilire il livello di inquinamento del sottosuolo. Proprio in merito al fenomeno delle campagne invase da scarti industriali e quant'altro, allarmanti sono i numeri diramati dal comando provinciale delle "fiamme gialle": dall' inizio dell' anno, nella sola provincia di Lecce, fino a questo momento sono state sequestrate sette aree utilizzate come discariche abusive per oltre 178mila metri quadrati. Risultano indagate 49 persone. E se a questi dati si aggiungono quelli delle altre forze di polizia, le cifre salgono vorticosamente.