Strudà: vandalo in azione, i carabinieri lo acciuffano
Lo scorso 29 dicembre, un giovane si era reso responsabile del danneggiamento di alcune colonne della Chiesa di Santa Maria. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di identificare il vandalo
Per fortuna non sempre i vandali la spuntano facendola franca per le loro bravate. Se ancora rimangono ignoti i responsabili dei danneggiamenti compiuti nel centro di Salice, o la ragazza che ha profanato il Duomo di Lecce, imbrattato con vernice, il componente di una banda di delinquenti, che lo scorso 29 dicembre aveva danneggiato sei colonne in pietra leccese di una balaustra all'interno del cortile antistante l'oratorio della Chiesa di Santa Maria ad Nives, a Strudà, frazione Vernole, è stato reso alla giustizia.
I soliti teppisti avvezzi alle scorribande notturne, subito dopo il raid, si dileguarono approfittando dell'oscurità. Le immediate indagini avviate dai militari della locale stazione hanno consentito di denunciare, in giornata, uno dei presunti componenti della gang. Si tratta di un 19enne, residente a Strudà. Gli accertamenti svolti hanno permesso di ricostruire i movimenti effettuati dal giovane, la notte stessa della bravata, notato da alcuni testimoni aggirarsi nei pressi dell'oratorio con movimenti titubanti e assai sospetti. L'indiziato numero uno, davanti agli interlocutori in divisa, non è stato in grado di fornire risposte esaurienti su come avesse trascorso la nottata, corroborando dubbi e indizi che già pendevano sul suo conto.
L'autorità giudiziaria, considerata la fedina penale pulita del teppista notturno, ha deciso di denunciare il giovane a piede libero. Oltre al danneggiamento, però, il ragazzo deve rispondere del reato di false dichiarazioni sull'identità; controllato nelle vicinanze dell'oratorio pochi giorni dopo il danneggiamento, il giovane aveva fornito ai militari false generalità.
Un'altra storia di cronaca arriva dal capoluogo. Nonostante avesse a suo carico ben tre decreti di espulsione tutti da eseguire, un cittadino extracomunitario scorrazzava di giorno e di notte in città, fino a ieri sera, quando è stato definitivamente bloccato dai carabinieri della compagnia di Lecce. Ora il cartellino rosso è pronto per le procedure necessarie alla sua definitiva espulsione dal territorio nazionale. I guai per il cittadino del continente nero sono incominciati e finiti allo stesso tempo nella serata di ieri, all'interno di una pizzeria cittadina.
Una segnalazione del proprietario del locale segnalava l'ingombrante presenza di un extracomunitario che stava infastidendo clienti e passanti. Giunti sul posto, infatti, i militari del Norm, guidati dal capiotano Luigi Imperatore, hanno constatato come un extracomunitario stesse inveendo nei confronti degli avventori del locale, per la maggior parte giovani famiglie con bambini al seguito. Davanti a sguardi attoniti, incurante del malcostume, stava espletando i propri bisogni fisiologici lungo la strada.
Gli inquirenti hanno accertato come il giovane completamente ubriaco fosse entrato in pizzeria per mangiare ma, una volta servito, ha incominciato ad andare in escandescenza molestando verbalmente clienti e passanti, fino al provvidenziale intervento delle forze dell'ordine.
I soliti teppisti avvezzi alle scorribande notturne, subito dopo il raid, si dileguarono approfittando dell'oscurità. Le immediate indagini avviate dai militari della locale stazione hanno consentito di denunciare, in giornata, uno dei presunti componenti della gang. Si tratta di un 19enne, residente a Strudà. Gli accertamenti svolti hanno permesso di ricostruire i movimenti effettuati dal giovane, la notte stessa della bravata, notato da alcuni testimoni aggirarsi nei pressi dell'oratorio con movimenti titubanti e assai sospetti. L'indiziato numero uno, davanti agli interlocutori in divisa, non è stato in grado di fornire risposte esaurienti su come avesse trascorso la nottata, corroborando dubbi e indizi che già pendevano sul suo conto.
L'autorità giudiziaria, considerata la fedina penale pulita del teppista notturno, ha deciso di denunciare il giovane a piede libero. Oltre al danneggiamento, però, il ragazzo deve rispondere del reato di false dichiarazioni sull'identità; controllato nelle vicinanze dell'oratorio pochi giorni dopo il danneggiamento, il giovane aveva fornito ai militari false generalità.
Un'altra storia di cronaca arriva dal capoluogo. Nonostante avesse a suo carico ben tre decreti di espulsione tutti da eseguire, un cittadino extracomunitario scorrazzava di giorno e di notte in città, fino a ieri sera, quando è stato definitivamente bloccato dai carabinieri della compagnia di Lecce. Ora il cartellino rosso è pronto per le procedure necessarie alla sua definitiva espulsione dal territorio nazionale. I guai per il cittadino del continente nero sono incominciati e finiti allo stesso tempo nella serata di ieri, all'interno di una pizzeria cittadina.
Una segnalazione del proprietario del locale segnalava l'ingombrante presenza di un extracomunitario che stava infastidendo clienti e passanti. Giunti sul posto, infatti, i militari del Norm, guidati dal capiotano Luigi Imperatore, hanno constatato come un extracomunitario stesse inveendo nei confronti degli avventori del locale, per la maggior parte giovani famiglie con bambini al seguito. Davanti a sguardi attoniti, incurante del malcostume, stava espletando i propri bisogni fisiologici lungo la strada.
Gli inquirenti hanno accertato come il giovane completamente ubriaco fosse entrato in pizzeria per mangiare ma, una volta servito, ha incominciato ad andare in escandescenza molestando verbalmente clienti e passanti, fino al provvidenziale intervento delle forze dell'ordine.