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Cronaca Surano

Scoppia un maxi incendio, divorato l'interno del mercato dell'usato

Danni immensi e struttura inagibile. Da notte fonda fino al mattino, vigili del fuoco al lavoro con più squadre. Sul posto per le indagini i carabinieri. Forse un guasto elettrico

SURANO – Ore e ore di lavoro. Ancora alle 9,30 di questa mattina i vigili del fuoco erano sul posto per continuare nelle operazioni di bonifica. Per tutta la notte si sono avvicendati nel tentativo di domare fiamme che sembravano voler bruciare in eterno. Un inferno in cui hanno combattuto squadre provenienti da mezza provincia, con autobotti da Tricase, Maglie e Lecce in supporto.

Notevole e difficile anche da quantificare, al momento, il danno. Di certo, s’è trattato di uno dei più vasti incendi degli ultimi tempi, che ha coinvolto due capannoni paralleli e collegati fra loro, in cui erano stipati oggetti a migliaia e fra i più svariati. In fiamme, infatti, sono andate le strutture che ospitano il mercato dell’usato, nella zona industriale di Surano.

Nel cuore della notte, dunque, sono iniziati primi interventi presso la sede di "Tutto usato" che si sono protratti ben oltre l’alba. Il culmine s’è avuto fra le 2 e le 3,30 del mattino. Si può immaginare che tutto sia iniziato ore prima con una lenta combustione e che, pian piano, investendo nel loro inesorabile cammino oggetti infiammabili, le lingue di fuoco si siano trasformate in un fiume di vampe incontrollabili. I vetri sono saltati, le pareti esterne sono rimaste annerite e i pompieri si sono lanciati all’interno con il loro proverbiale coraggio, sfidando rischi di crolli e temperature killer.  

Un inferno di fuoco e fumo

Il magazzino si trova sulla strada statale 275, quasi di fronte alla sede di “Nuovarredo” ed è diviso dal centro commerciale “Hong Kong” da una stradina di servizio. Un immenso deposito diviso in due ali, all’interno del quale si possono trovare offerte d’ogni tipo, dal mobilio, ai computer, alle ceramiche, fino agli elettrodomestici e, in generale, qualsiasi tipo di merce possa venire in mente. Tutti oggetti lasciati in conto vendita. E tutto andato perso.  

E’ in quest’ambiente, dunque, che è scoppiato il rogo, forse di natura accidentale. Le indagini dei carabinieri della stazione di Nociglia e della compagnia di Maglie sono comunque ancora in corso. L’ipotesi che dietro possa esservi stato un guasto, e non la mano di qualcuno, deriva dall’esposizione ai militari di uno dei soci proprietari della struttura, di Ruffano. Prima della chiusura serale, quando ormai non c’era più pubblico ed era tornato il silenzio, avrebbe avvertito chiaramente uno strano ronzio proveniente dall’impianto elettrico. Ma data la vastità del rogo, indagini e accertamenti proseguiranno ancora a lungo.

L’aspetto singolare è che, osservando la facciata esterna, quella che volge sulla strada, dove si trova l'accesso principale, non s’intuisce bene l'entità del danno. Si nota giusto l’annerimento delle pareti in prossimità di alcuni finestroni. Bisogna, dunque, posare gli occhi in alto, verso la copertura (specie nella parte retrostante), e all’interno, per avere un quadro concreto del disastro.

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