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Cronaca Surbo

Manomettono il sistema d'allarme e fuggono con duecento pannelli fotovoltaici

Il furto perpetrato nella notte nelle campagne di Surbo. I vigilanti sono riusciti comunque a recuperare un centinaio di altri pannelli, che i ladri hanno dovuto abbandonare nella fuga, quando si sono visti scoperti. Bottino ingente, per un valore di circa 250mila euro

SURBO – Ammonta a un valore di circa 250 mila euro il bottino racimolato da una banda di ladri che, la notte scorsa, hanno smontato e portato via pressappoco duecento pannelli in silicio da un campo nelle campagne fra Surbo e Squinzano, non lontano dalla direttrice per Casalabate. Si tratta di un grosso campo fotovoltaico di proprietà della società “Cemaco”.

Il modus operandi, pressappoco sempre lo stesso: i malviventi hanno tagliato la recinzione e manomesso il sistema d’allarme e le videocamere di sorveglianza, dopodiché si sono messi al lavoro di buona lena, iniziando a smontare quanti più pannelli possibili, caricandoli presumibilmente a bordo di furgoni.

E sicuramente il bottino sarebbe stato anche più corposo, se non fossero intervenute le guardie giurate del Consorzio di vigilanza di Surbo. Nella centrale operativa, lo spegnimento del segnale è stato percepito come un possibile tentativo di furto e così sono state inviate sul posto le pattuglie.

Qualcuno, appostato a fungere da “palo” deve aver avvisato gli altri all’opera dell’arrivo delle guardie giurate, e così i malviventi si sono dileguati, lasciando per terra un centinaio di pannelli già smontati, ma ancora da caricare.

Sul posto sono poi stati chiamati carabinieri per un sopralluogo. Si tratta di un fenomeno, quello dei furti di pannelli, che annovera tentativi quasi ogni notte. Segno che il mercato illegale parallelo è florido e che dietro vi è un business gestito probabilmente da grandi organizzazioni criminali, con ramificazioni in diverse nazioni.    

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