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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tanti colpi inflitti, ma i topi d'appartamento non si fermano mai

Almeno quattro furti consistenti in una settimana a Lecce: ori, soldi, carte di credito, assegni. Case e studi, i malviventi puntano ovunque. E nonostante tanti arresti e denunce recenti, il fenomeno non sembra calare di un passo

LECCE - Arginare il fenomeno dei furti? Le forze dell’ordine ci provano. Ogni giorno. Ma infliggere un colpo di grazia a queste organizzazioni molto liquide è forse impossibile. Non sempre sono strutturate in modo preciso, spesso hanno elementi intercambiabili, a volte agiscono in proprio, altre in gruppo e quasi mai hanno un collegamento diretto con la criminalità organizzata.

Quindi, più che altro, sono le testimonianze delle vittime o dei vicini, le eventuali videocamere, la buona sorte di una pattuglia di passaggio a segnare il destino fra un furto consumato e un arresto. Perché i ladri sono furtivi per definizione e sfuggenti di fatto. E per ogni singolo, coppia o banda tolti per un po’ dal giro, vi sono schiere di epigoni pronti a prendere il loro posto.   

GLI SPECIALISTI DI BARI - La squadra mobile gli stava dietro da settimane e aveva già raccolto una mole consistente di indizi. A metà marzo, quel colpo di fortuna che spesso cambia la storia, il passo falso della banda. Erano tutti baresi. Rastrellavano soprattutto villette e appartamenti nei nuovi comparti in espansione di Lecce. In sei sono finiti in manette.

BONNIE E CLYDE ALLA SALENTINA - Nel basso Salento, in una mattina di metà aprile, ecco poi spuntare Bonnie e Clyde alla salentina, una coppia di Racale. Alle spalle, una storia di precedenti specifici. Colti con le mani nel sacco dai carabinieri di Specchia a Montesano Salentino, si è scoperto che erano veri e propri saccheggiatori seriali. Svaligiavano fino a quattro o più abitazioni in mezza giornata. Giusto ieri, una nuova notifica, mentre erano già dietro le sbarre.  

LE BANDE DI GEORGIANI - Ancora, l’altro ieri, gli agenti di polizia del commissariato di Galatina, che peraltro, di recente, hanno anche ingaggiato un inseguimento da film con alcuni “topi d’appartamento”, hanno fermato e denunciato due georgiani. Provenivano dalla provincia di Bari e molto probabilmente anche costoro hanno una “specialistica” in furti. Lo insegnano le cronache del passato (spesso sono stati arrestati in flagranza proprio georgiani in trasferta nel Salento) e lo dimostrerebbe l’armamentario in loro possesso: arnesi da scasso a non finire. Non roba che si porta in giro per Pasquetta.

MA I FURTI CONTINUANO - Molti, dunque, i colpi inflitti negli ultimi mesi (spia chiara di un’intensificazione dei controlli), ma la piaga persiste. Difficile dire se sia in aumento, ma l’impressione è che comunque non stia regredendo. Basti pensare che una piccola indagine di LeccePrima, tramite fonti e testimonianze, ha permesso di scoprire, per esempio, quattro furti consistenti in pochi giorni nel solo capoluogo. Soldi, gioielli, carte di credito. Un tesoretto privato del valore di decine di migliaia di euro finito nelle mani di chissà chi. E questo, come sempre, significa una cosa: quasi certamente, i furti consumati di recente sono stati molti di più.  

I LADRI ACROBATI – Alcuni hanno doti acrobatiche e sfidano il vuoto arrampicandosi su balconi e impalcature. Altri usano chiavi universali, schede, grimaldelli. I quattro furti di seguito, sono tutti avvenuti nel corso di questa settimana. Due, in via Don Stefano Garzegno, una traversa di via De Mura.

Qui vi erano lavori in una palazzina e i soliti ignoti si sono arrampicati prima al secondo piano, per poi scendere a quello sottante. In entrambi i casi hanno forzato una portafinestra che dà accesso alle cucine. Al secondo piano, i proprietari, al rientro a tarda ora, hanno ritrovato tutto sottosopra. E sono spariti due orologi d’oro, mille euro in contanti, altri monili di vario valore. Meglio è andata a chi abita al primo piano. I ladri, in quel caso, si sono spinti fino alla camera da letto (è sempre lì che si recano, per prima cosa), aprendo qualche cassetto, ma scappando quasi subito. E’ scattato un salvifico allarme. Ed è stata contattata la polizia.

LE MANI DI VELLUTO - Altri furti notevoli, quelli nello studio legale di un avvocato, in vico San Giusto, nel centro storico, e in un appartamento di un condominio di via Luigi Tasselli (non a caso, forse, vicino sempre a via De Mura, anche se il furto è avvenuto in un giorno diverso).

Nel primo caso hanno agito le classiche “mani di velluto”. Nessun segno di scasso. Ma la cassetta di sicurezza dell’avvocato, con tutto il suo prezioso contenuto, s’è volatilizzata. Non è chiaro quando sia avvenuto, però, il furto, perché il proprietario non ha aperto lo studio per alcuni giorni. Mentre in via Tasselli hanno agito nell’arco di appena tre ore. Il tempo, per la proprietaria, di uscire nel pomeriggio e fare rientro a sera, per trovare la serratura di casa forzata e tutta l’abitazione a soqquadro.  

I ladri hanno rovistato veramente ovunque. Portando via diversi preziosi. Anche in questo caso, i proprietari non hanno potuto fare altro che richiedere l’aiuto della polizia. Occhi aperti, allora, e attenzione ai movimenti sospetti. I periodi intorno alle festività e ai fine settimana sono quasi sempre quelli preferiti dai malviventi. E in questi giorni, sembra davvero che stiano girando per la città.

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