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Cronaca Centro / Piazza Tancredi

Tap, tensioni all'esterno del Rettorato: proteste e scintille con la polizia

E' successo nel corso del convegno promosso da Safe su “Sicurezza e tutela ambientale nello sviluppo di progetti energetici” al quale partecipa anche Michele Elia di Tap. Incontro sospeso

LECCE – Scudi spianati, spintoni, una carica di alleggerimento. Nel pomeriggio è scoppiata la tensione nel centro storico di Lecce. Nella sala convegni del Rettorato dell’Università del Salento, infatti, era previsto un workshop promosso da Safe su “Sicurezza e tutela ambientale nello sviluppo di progetti energetici” al quale era stata invitato, fra gli altri relatori, anche Michele Elia, country manager di Tap Italia.

Il convegno, iniziato alle 15 è però stato sospeso circa un’ora dopo. All’interno, infatti, alcuni simpatizzanti della causa No Tap hanno inscenato una protesta, ma soprattutto, all’esterno, dove erano in presidio un centinaio di manifestanti, ci sono state fasi concitate con i reparti mobili della polizia e i carabinieri.

I partecipanti al convegno

All'incontro erano previsti gli interventi di Gilberto Dialuce, dirigente generale del ministero dello Sviluppo Economico, di Mauro Libè, consigliere del ministro dell'Ambiente, del senatore Salvatore Margiotta e dei deputati Federico Massa e Ludovico Vico, oltre che di Domenico Laforgia, direttore del dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia e di Arturo De Risi, del dipartimento di Ingegneria dell'innovazione.

Dopo la presentazione del progetto "Tecnologie per la sicurezza e la tutela ambientale nei gasdotti" era in programma la seconda parte del convegno, una tavola rotonda con, tra gli altri, Michele Mario Elia, country manager di Tap, Rosanno Fusco vice presidente Sviluppo di Eni e Marcello Piccinni di Confindustria Lecce.

L'accesso in sala, non era libero, ma rigidamente controllato: tutti gli interessati dovevano cioè compilare telmaticamente una scheda di adesione. Questo però non ha impedito che la voce del movimento che si oppone al gasdotto arrivasse forte fin dentro.

Video: i disordini all'esterno

Le proteste fuori

All'esterno, invece, le forze dell'ordine operavano un filtro già dai due accessi principali in piazzetta Tancredi. I manifestanti si sono piazzati alla fine di via Giuseppe Cino, traversa di via Gallipoli, proprio davanti a uno sbarramento di agenti di polizia e lungo la parte laterale del rettorato. Cori contro il gasdotto, contro i protagonisti dell'incontro ma anche nei confronti dell'ateneo salentino, accusato di non aver mai preso una posizione netta sull'opera progettata da Tap. Una volta sospeso l'incontro, da una finestra laterale dell'edificio che si affaccia proprio su via Cino è stato esposto un cartello con la scritta "Fuori la mafia dall'università" e dopo un vessillo No Tap.

Il presidio era composto da attivisti No Tap, compresi cittadini di Melendugno e dintorni, studenti universitari, esponenti della frangia antagonista: a un certo punto un improvviso tentativo di sfondamento è stato rintuzzato con spintoni a colpi di scudi; il tira e molla è durato alcuni minuti fino ad una carica di allegerimento, con colpi di manganello, successivamente c'è stato un lancio di uova contro le forze dell'ordine. Intanto si ha notizia di un altro foglio di via notificato a un attivista, al quale è fatto divieto per tre anni di entrare nel territorio comunale di Melendugno: il provvedimento è stato firmato dal questore di Lecce, Leopoldo Laricchia.IMG-20171120-WA0025-2

La nota di Tap

Sull'accaduto Tap si è espressa con una breve nota: "L'interruzione del convegno è la riprova che chi si oppone aprioristicamente alla realizzazione del progetto Tap non ha alcuna disponibilità né interesse a confrontarsi nel merito e utilizza ogni occasione per puri obiettivi di propaganda urlata delle proprie posizioni. Un fatto tanto più triste perché avvenuto nel luogo deputato al sapere e alla formazione nel libero confronto delle opinioni. Tap continuerà ad impegnarsi per garantire la massima trasparenza sulle caratteristiche tecniche e ambientali del progetto".

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