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Cronaca Via Giuseppe Libertini

Lavori di restauro dell'ex Odeon, il Tar rigetta richiesta di sospensiva

Ospedale, direzione dei tabacchi quindi cinema: generazioni di leccesi sono passate dalla storia secolare del complesso architettonico, destinato ora a sede della Soprintendenza, oggetto di un contenzioso amministrativo. Udienza di merito a dicembre

LECCE – Ospedale probabilmente sin dal XIV secolo, nel Novecento sede della direzione dei tabacchi, poi cinema a luci rosse e infine i sala con una programmazione ricercata e intelligente fino alla chiusura nel 2011.

Ma quello che per generazioni di leccesi è stato semplicemente l’Odeon, nel prossimo futuro dovrebbe diventare la sede della Soprintendenza. C’è già la progettazione esecutiva ma una ditta concorrente di quella aggiudicataria ha presentato richiesta di sospensiva al Tar di Lecce.

I giudici, con un’ordinanza, hanno respinto l’istanza accogliendo le ragioni della Direzione regionale per i Beni Culturali, assistita dall’avvocato dello Stato Antonio Tarantini e della ditta incaricata, difesa da Pietro Quinto, Andrea Rallo e Michele Lopiano. L’udienza nel merito è stata fissata per il 10 dicembre, ma intanto via libera al restauro architettonico finanziato con un importo di circa 5 milioni di euro.

Il complesso dell’ex Ospedale di Spirito Santo, oltre ad una storia secolare, vanta anche una particolarità architettonica: in corrispondenza del portale fu realizzata una finestra sormontata da un orologio da torre, uno dei primi elettrici in Europa. Da ricordare che, grazie all’ingegno del sacerdote Giuseppe Candido, premiato dall’Esposizione internazionale di Parigi nel 1868 con la medaglia d’oro, Lecce si dotò di un sistema sincronizzato di orologi elettrici.

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