Costretti a pagare rimozione dei rifiuti altrui: Tar dà ragione ai titolari dei terreni
Il Tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del Comune di Matino: quest'ultima ha costretto sette proprietar a rimuovere rifiuti e bonificare a proprie spese le aree su cui erano state scoperte discariche. La vicenda è cominciata con la prima segnalazione nel 2008
MATINO - Per anni hanno depositato rifiuti di ogni tipo su quei terreni, lastre in eternit comprese, mettendo i proprietari nei guai. Questi ultimi sono stati più volte denunciati, e obbligati da un’ordinanza del Comune di Matino, a rimuovere quelle discariche, facendosi carico anche delle spese di smaltimento e bonifica. I provvedimenti nei loro confronti sono scattati in diverse occasioni, a partire dal 2008, tutte le volte in cui sono stati scoperti rifiuti abbandonati.
Ma i sette titolari degli altrettanti terreni, che in tutto formano un’area di circa un’ottantina di ettari, si sono rivolti ai legali. E la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale di Lecce ha dato loro ragione: ha accolto la richiesta di sospensiva formulata dagli avvocati Francesco Romano e Leonardo Maruotti, entrambi del Foro di Lecce.
La pronuncia del Tar non specifica chiaramente se questi costi dovrà ora sobbarcarseli il municipio matinese, ma esonera quanto meno i cittadini non colpevoli dei reati degli altri, dalle conseguenze. Riveste particolare importanza anche perché garantisce i proprietari contro il rischio, sempre più attuale, che – pur in assenza di alcuna prova di responsabilità– questi possano essere sanzionati con misure notevolmente afflittive, imponendo loro la rimozione di tutti rifiuti abbandonati e la bonifica dei luoghi.