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Cronaca Taurisano

Scarlino, fra una settimana davanti al Riesame per chiedere la scarcerazione

E’ stata fissata al prossimo 24 settembre l’udienza per il patron dell’omonima azienda arrestato on l’accusa di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro e morte come conseguenza di altro reato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Mario Orlando

LECCE ­– E’ stata fissata al prossimo 24 settembre l’udienza dinanzi al Tribunale del riesame per Attilio Scarlino, patron dell’omonima azienda arrestato una settimana fa con l’accusa di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro e morte come conseguenza di altro reato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Mario Orlando (l’operaio 53enne di Taurisano deceduto all’interno di un’impastatrice del salumificio “Scarlino”).

L’imprenditore salentino si trova, su disposizione del gip Antonia Martalò, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti, ai domiciliari. Scarlino, assistito dagli avvocati Gabriella Mastrolia e Andrea Sambati, ha già spiegato in sede di interrogatorio di garanzia di non aver mai ordinato di manomettere il delicato sistema di sicurezza la cui assenza, secondo l’impostazione accusatoria, sarebbe stata la causa del decesso del povero Orlando.

I legali del patron dell’azienda di Taurisano hanno depositato istanza di riesame nei confronti della misura emessa nei confronti del lo ro assistito, attualmente agli arresti domiciliari. Il Tribunale della libertà dovrà decidere se annullare la misura emessa nei confronti dell’imprenditore. Già da alcuni giorni, accogliendo un’altra istanza presentata dagli avvocati Gabriella Mastrolia e Andrea Sambati, la Procura ha disposto la restituzione di tutti i macchinari sequestrati all’azienda lo scorso 31 agosto in seguito al tragico incidente che ha causato il decesso di Mario Orlando, fatta eccezione per l’impastatrice.

La funzione del macchinario in cui ha perso la vita l’operaio 53enne, è stata sostituita da altre apparecchiature. In questo modo la produzione potrà riprendere, consentendo all’azienda di onorare le commesse già aggiudicate. Il provvedimento emesso dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero (che coordina le indagini con la collega Paola Guglielmi) è conseguenza degli accertamenti effettuati dal suo consulente della Procura, l’ingegnere Cosimo Prontera, che – unitamente ai Dirigenti dello Spesal – ha constatato, attraverso una analitica verifica, che i macchinari sono a norma di legge e non presentano alcuna criticità in materia di sicurezza. 

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