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Cronaca Taviano

Scoppia un incendio di notte, inferno di fiamme nell'autodemolitore

Il rogo a Taviano nell'area della ditta "Calzolaro". Saltata anche la corrente quando è bruciato un cavo. Danno da circa 35mila euro. Indagini in corso dei carabinieri

TAVIANO – Le fiamme hanno iniziato a divampare intorno alle 22,30 e spegnerle è stata un’impresa lunga e complessa: non essendovi fonti d’acqua nelle vicinanze, le autobotti dei vigili del fuoco si sono avvicendate fra loro, di volta in volta andando ad attingere da pozzi artesiani non proprio nelle immediate vicinanze. Un vero inferno con operazioni fino a notte fonda per avere ragione del rogo e, in seguito, bonificare l'area. 

E’ un danno che si aggira grossomodo attorno ai 35mila euro, quello che ha riguardato i veicoli all’interno del recinto adibito ad autodemolizioni della ditta “Calzolaro” di Taviano. La società gestisce anche un negozio di autoricambi nuovi e usati che si trova di fronte, sulla sponda opposta di una traversa della strada provinciale 350. Si tratta di una zona rurale alle porte del paese.

Il negozio non è stato interessato dal fuoco; viceversa, sono circa una decina le carcasse di autovetture andate distrutte dalle fiamme all’interno del demolitore, dove vi sono veicoli in fase di smontaggio e altri già smembrati, con pezzi da riutilizzare e il resto in attesa di essere schiacciato sotto le presse.

IMG_20160916_130221-2Solo una parte, dunque, è andata distrutta dal fuoco, ma la situazione è stata difficile da gestire, anche per via della presenza di molti componenti in plastica. A lungo hanno lavorato i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli con il supporto di Ugento, e a un certo punto anche al buio.

Agganciato a un pilone in legno, infatti, passa proprio sull’autodemolitore anche un cavo dell’alta tensione che, coinvolto dal rogo, si è spezzato, lasciando la zona priva di corrente. Il che non ha rappresentato un problema solo per gli operatori al lavoro, ma anche per i carabinieri della stazione locale e della compagnia di Casarano, che stanno svolgendo le indagini. A causa della mancanza di elettricità, infatti, si sono spente anche le videocamere di sorveglianza.

I filmati sono comunque stati acquisiti, nella speranza che abbiano immortalato qualche movimento sospetto prima d’interrompersi. Non vi sono, infatti, elementi che riconducono chiaramente al dolo: non sono state trovate taniche o altro materiale (in realtà, qualsiasi oggetto potrebbe semplicemente essere stato divorato dalle stesse fiamme). Ma i militari non vogliono lasciare nulla d’intentato, considerando anche l’orario in cui è avvenuto l’episodio.   

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