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Cronaca Scorrano

Tentano di rapinarlo, lui reagisce e i banditi sparano

Rapina a mano armata nel pomeriggio a Scorrano. Sergio Presicce, avvicinato da due banditi, davanti casa, ha reagito. I banditi non hanno esitato ad aprire il fuoco, ferendolo con un colpo di pistola

Si è sfiorata la tragedia intorno alle 18 e 30 in via Achille a Scorrano. Sergio Presicce, 50enne del posto, si è presentato all'ospedale della cittadina sud-salentina con la mano destra insanguinata perforata da un proiettile partito, con ogni probabilità, da una pistola calibro 9. Presicce, poco prima, aveva parcheggiato la propria autovettura, una Renault Clio, davanti casa dopo l'ennesima faticosissima giornata di lavoro come responsabile del deposito della Galbani, con sede a Melpignano. Dalla nebbia fitta che ricopriva il paese sono comparsi due banditi a bordo di una moto di grossa cilindrata, con il volto coperto da caschi integrali e indossando giubbotti di pelle.

il "compare" del conducente è sceso dalla motocicletta impugnando una pistola. Alla vista dell'arma, Presicce si è barricato in macchina, ha riacceso il motore per cercare di evitare il contatto. Il complice, a quel punto, spiazzato dalla strenua resistenza dimostrata da Presicce, ha esploso in rapida successione due colpi di pistola. Il primo, ad altezza uomo, ha sfondato il vetro anteriore destro, perforando la mano del 50enne. Il secondo, con l'autovettura ormai distante, ha scheggiato la cappotta della Clio. I malviventi hanno guadagnato la fuga tra le vie buie del paese, mentre Presicce raggiungeva l'ospedale di Scorrano. I sanitari hanno medicato la mano destra dell'uomo. Per le gravi ferite, Presicce verrà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per scongiurare la perdita della funzionalità dell'arto.

Sulle tracce dei malviventi, fuggiti chissà dove, si sono immediatamente posti i carabinieri della locale stazione e della compagnia di Maglie. Molto probabilmente i banditi avevano teso un'imboscata all'uomo dopo averne studiato a lungo movimenti e abitudini. Presicce, al momento del rientro a casa, aveva con sè circa 5 000 euro in contanti, frutto dell'attività giornaliera. Soldi che i banditi sapevano di trovare, ma impreparati a mantenere la necessaria lucidità di fronte all'inaspettata reazione dell'uomo.

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