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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tentata estorsione per la palestra, i giudici assolvono i fratelli Marchello

Andrea e Rossano Marchello per la seconda sezione collegiale del tribunale sono estranei alla vicenda per la quale è stato condannato Mirko De Matteis. Erano due gli episodi contestati per la struttura dei Giardini di Athena

 

LECCE – I giudici della seconda sezione collegiale del tribunale di Lecce (presidente Giuseppe Biondi, a latere Michele Toriello e Fabrizio Malaginino), hanno assolto dalle imputazioni a loro carico i fratelli Andrea e Rossano Marchello, rispettivamente di 31 e 41 anni, che erano stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo il 29 dicembre dello scorso anno, e che fino ad oggi si trovavano ancora reclusi nel carcere di Lecce. Erano accusati di tentata estorsione in concorso aggravata dalle modalità mafiose.

Il sostituto procuratore Guglielmo Cataldi aveva invocato una condanna a sei anni per entrambi. Il 9 maggio scorso, nello stesso contesto, in abbreviato era stato condannato a quattro anni il 35enne Mirko De Matteis, di Lizzanello.

Il caso riguarda la palestra che sorge nel complesso Giardini di Athena di Merine, per la quale un imprenditore aveva denunciato ai carabinieri un tentativo di farlo recedere, con modi intimidatori, dalla possibilità di subentrare nella gestione, specificando anche di aver raggiunto un accordo di massima con l’amministratrice della società proprietaria della struttura.

Dunque, il tentativo di estorsione sarebbe effettivamente avvenuto, ma attuato dal solo De Matteis, mentre i fratelli Marchello, difesi dall’avvocato Francesco Spagnolo, per i giudici sono risultati estranei ai due episodi che venivano loro contestati. Ovvero, sono stati assolti con le formule “per non aver commesso il fatto”, per la presunta tentata estorsione nei confronti dell’imprenditore che intendeva subentrare nella gestione e “perché il fatto non sussiste”, rispetto all’amministratrice.    

La vicenda è nota. Secondo quanto denunciato dall'imprenditore ai carabinieri del nucleo investigativo di Lecce, De Matteis lo avrebbe più volte minacciato e intimidito. Stando alle sue dichiarazioni, usando un atteggiamento "sprezzante e intimidatorio", forte dei suoi legami di parentela con esponenti della criminalità organizzata, l’avrebbe più volte minacciato di morte.

Diversa la versione degli imputati. Pur ammettendo nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Antonia Martalò il loro interesse per il centro sportivo, avevano negato minacce, intimidazioni o pressioni di alcun genere. Il loro sarebbe stato un interesse lecito, gestito secondo le regole delle leggi di mercato. Andrea e Rossano Marchello, in particolare, sono imprenditori (il primo amministratore della Global service con interessi nell'ambito della gestione d'impianti sportivi e il secondo amministratore della sport Security, società di gestione dei servizi alle società sportive, in particolare per l'Unione sportiva Lecce), e puntavano alla futura gestione della palestra per espandere i loro interessi commerciali.

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