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Cronaca

Terrore di commercianti e distributori, rito alternativo per rapinatori seriali

Saranno giudicati in abbreviato i due uomini ritenuti responsabili di assalti a mano armata compiute nell'estate del 2013

LECCE - Si aprirà il 28 settembre il processo con rito abbreviato nei riguardi di Massimiliano Apollonio, 30 anni, di Lizzanello, e di Carmine Pantaleo Calogiuri, 28, di Melendugno, accusati di una serie di rapine a mano armata compiute nelle marine leccesi e della Grecìa Salentina nell'estate del 2013. Questa mattina il gup (giudice per l'udienza preliminare) Carlo Cazzella ha accolto la richiesta formulata dai due imputati (attraverso gli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti e Paola Scarcia) di essere giudicati con il “rito alternativo”.

Sono cinque i colpi che Calogiuri avrebbe messo a segno, tre dei quali avvalendosi della complicità di Apollonio, nel periodo tra giugno e luglio 2013, nei supermercati e distributori di benzina a Castrì di Lecce, a Uggiano La Chiesa, a Borgagne, a Strudà di Vernole e a Castrignano dei Greci. Il copione sarebbe stato sempre lo stesso: col volto coperto da passamontagna, e imbracciando Calogiuri un fucile, l'altro una pistola, avrebbero costretto i titolari degli esercizi commerciali a consegnare l'incasso.

CALOGIURI CARMINE PANTALEO-3-2-2E' quanto sarebbe accaduto il 21 giugno di tre anni fa, nel supermercato Conad, dove racimolarono un bottino di 3.500 euro, quattro giorni dopo al Meta, a Castrì di Lecce, dove si appropriarono di 700 euro, e l'8 luglio al distributore di carburante Total-Erg di Borgagne.

APOLLONIO MASSIMILIANO-3-2-2Qui, avrebbero rapinato di 150 euro il gestore e il padre, aggredendo quest'ultimo col calcio della pistola, per poi fuggire su una Fiat Uno Hobby rubata a Calimera.

Sono due gli episodi contestati solo a Calogiuri: la rapina del 19 giugno 2013, per 200 euro al Margherita Conad a Castrignano dei Greci, e quella al distributore di carburanti Eni.

L'episodio che invece consentì ai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce di chiudere il cerchio sui due uomini fu l'assalto del 18 luglio, alla rivendita tabacchi di Torre dell’Orso,   dove fu decisivo l’intervento di un agente fuori servizio e dei militari di Melendugno.

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