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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Melendugno

Torre dell'Orso, inferno di fiamme nel sottobosco: 3mila metri quadrati in fumo

Forestale, vigili del fuoco, Arif e protezione civile dispiegati per domare un vasto incendio sprigionatosi in un punto difficilmente accessibile a ridosso della marina di Melendugno. Sono stati usati anche due FireBoss che hanno fatto ripetuti passaggi. L'incendio rischiava di arrivare fino al tendone del circo

TORRE DELL’ORSO – I bagnanti assiepati nell’insenatura di Torre dell’Orso, attorno alle undici,  sono stati accolti da un’insolita sorpresa, nella tarda mattinata di oggi: una colonna di fumo nero che s’è innalzata alta verso il cielo proprio alle spalle delle Due Sorelle, i caratteristici faraglioni conosciuti in tutta Italia, simboli della marina di Melendugno.

Di vaste proporzioni il rogo che s’è sprigionato nel sottobosco, circa 3mila metri quadrati come la stessa Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali ha fatto sapere, , rischiando di estendersi e lambire, qualora non fosse stato fermato in tempo, anche la pineta e quindi i primi edifici che s’incontrano sulla provinciale che conduce verso Sant’Andrea

Non solo: l’incendio ha anche messo in allarme il personale del circo Orfei, collocato al di fuori dell’abitato. Si correva il rischio che arrivasse a mettere in pericolo il tendone. E la difficoltà maggiore per chi è intervento è stata rappresentata dall’inaccessibilità del punto in cui sono divampate le fiamme. Per questo è stato necessario un dispiegamento particolare. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce, sono interventi anche gli agenti del corpo forestale dello Stato, sia dal capoluogo, sia dalla stazione di Otranto e del personale Arif.

Per scongiurare ogni pericolo, però, e spegnere del tutto le fiamme, sono stati quanto mai opportuni i ripetuti passaggi di due aerei FireBoss, rispettivamente alle 12,10 e alle 12,50,  della protezione civile. Solo lanciando acqua direttamente sulle fiamme, giunte quasi a ridosso del costone roccioso e ben visibili dall’affollata spiaggia, si è potuto contenere il rogo.

Dall’inizio della stagione estiva sono state già diverse le aree di pregio naturalistico colpite, nel Salento, e in particolare quelle che volgono dalle marine di Lecce e Vernole fino alla zona di Melendugno. Mezzi aerei sono stati dispiegati già dalla fine di maggio, quando hanno preso fuoco sia parte del canneto dell’oasi protetta delle Cesine, sia del Parco di Rauccio.           

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