Torre San Giovanni, sbarco notturno. Gli scafisti prendono il largo

TORRE SAN GIOVANNI – A distanza di soli tre giorni, un nuovo sbarco è avvenuto sulle coste del Salento. Alle 2 di notte circa, le prime segnalazioni provenienti dalla zona di Torre San Giovanni, marina di Ugento. Sulla litoranea, sono stati trovati ben cinquantatré extracomunitari di varie nazionalità. E questa volta, non c’è stato modo di bloccare anche gli scafisti. L’imbarcazione che trasportava l’ennesimo carico di disperati in fuga, infatti, è riuscita a riprendere il largo.

Lo sbarco è avvenuto nei pressi dell’Isola di Pazze, nella zona di litorale roccioso di Torre San Giovanni, in direzione di Gallipoli. Era l’unico modo per approdare, considerate le ben note secche, all’altezza delle spiagge, nelle quali l’imbarcazione avrebbe rischiato di rimanere impantanata come accadde persino in antichità a Pirro, re dell’Epiro.   

I migranti sono stati soccorsi in primis dai militari della guardia costiera dell’ufficio locale marittimo di Torre San Giovanni, ai quali si sono aggiunti i carabinieri della stazione di Ugento e della compagnia di Casarano.

Del variegato gruppo fanno parte due siriani, trentasette pachistani, tra cui una donna e undici minori, cinque somali, nove afghani (fra questi cinque donne e tre minori). Ora la vicenda passa di mano alla divisione immigrazione, per l'identificazione e le successive attività amministrative. Il gruppo è stato trasportato presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.

E’ molto probabile che la barca sia salpata, come sempre più spesso avviene, da qualche isola greca. Il motivo per cui, a differenza del solito, abbia superato il Capo di Leuca, per raggiungere le coste joniche, è dovuto al mare grosso sul litorale adriatico, dove oggi il vento raggiunge i 22 nodi e il mare forza cinque. Proprio a Leuca l'ultimo sbarco prima di oggi, con l'arresto degli scafisti, domenica scorsa. Questa volta, invece, i trafficanti di vite umane l'hanno fatta franca.