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Cronaca Ugento

Case vacanza “fantasma” a Torre San Giovanni, in cinque vengono truffati

In tre, tutti della provincia di Foggia, sono stati denunciati dai carabinieri di Ugento. Le vittime dalla Puglia e della Campania

LECCE – Passano i mesi, ma, di solito, gli autori di queste truffe prima o poi vengono scovati. Le forze dell’ordine sono sempre più specializzate nel risalire agli autori delle frodi informatiche. Il problema, per le vittime, è però sempre le stesso: recuperare il denaro perso. Cosa ben difficile. Del tutto impossibile, invece, recuperare qualcos’altro, la pazienza persa durante una vacanza rovinata ad arte da abili imbroglioni nascosti fra le pieghe del web.

Quella delle case vacanza “fantasma” è una piaga sempre più frequente, ovunque, e che nel Salento trova come scenario le più note località turistiche delle riviere. In questo caso, Torre San Giovanni, frazione marittima di Ugento, una meta piuttosto ambita e verso la quale, l’estate scorsa, erano dirette varie vittime (cinque le denunce presentate, per conto di più famiglie), alcune provenienti da altre zone della Puglia, altre dalla Campania. Tutti attratti da inserzioni pubblicate, in questo caso, su Booking.it da fantomatici proprietari di appartamenti. Si tratta di tre soggetti della provincia di Foggia, residenti nell’area del Gargano, che ora rispondono di truffa continuata in concorso.

Sulla bacheca virtuale (che, beninteso, non ha responsabilità) erano quindi stati affissi annunci ancor più virtuali (nel senso che erano proprio fittizi) circa la possibilità di prendere in affitto appartamenti. Riusciti a carpire l’interesse dei turisti, i tre soggetti si sono fatti accreditare la caparra o, in qualche caso, persino l’intero importo, su conti correnti a loro intestati, senza ovviamente mai consegnare le chiavi degli immobili. Di fatto, sparendo dalla circolazione. Dall’altra parte le vittime ci hanno rimesso, mediamente, sui 400 euro a testa. E, alla richiesta di spiegazioni, telefoni improvvisamente muti. Insomma, raggiunta la località marittima, nessuna casa realmente in affitto. L’unica cosa da fare, a quel punto, rivolgersi ai carabinieri della stazione locale che, nel corso delle indagini, sono risaliti agli autori delle inserzioni.

Altre denunce durante i controlli

Sempre nell’area di Casarano, i carabinieri delle stazioni dipendenti dalla compagnia locale, hanno effettuato altri controlli con ulteriori denunce. A Taurisano nei guai è finita una donna. I militari, insieme ai tecnici dell’Enel, hanno riscontrato che in corrispondenza del contatore di energia elettrica era stata applicata una derivazione abusiva con allaccio diretto alla rete. Fatto che andava avanti sin dal maggior precedente.

Per invasione di edifici, danneggiamento e furto aggravato di energia elettrica continuato è invece stato denunciato a Taviano un uomo di origine albanese che, dopo aver divelto cancello di ferro e porta di ingresso di legno di un’abitazione, l’ha occupata abusivamente, manomettendo anche il contatore di energia elettrica e allacciando i cavi direttamente alla rete dell’Enel.

Sempre a Taviano, deferito un altro albanese, privo permesso di soggiorno. Dopo le ordinanze di espulsione emesse da prefetto e questore di Lecce, è stato accompagnato presso la frontiera di Brindisi per il rimpatrio. Fra Taviano, Parabita, Collepasso, Racale, Melissano, Taurisano e Matino, infine, in sette sono stati denunciati per guida sotto l’effetto di alcool. Cinquantotto, in tutto, le contravvenzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza dei veicoli.

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