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Cronaca Maglie

Tragedia Copersalento: si indaga su norme di sicurezza

I tecnici dell'Ispettorato del Lavoro sono tornati in Copersalento per un nuovo sopralluogo e da quanto accertato sarebbe emerso un quadro inquietante: sarebbero potute mancare le norme si sicurezza

Tre morti in meno di sei anni alla «Copersalento». E' di ieri sera attorno alle ore 19, l'ennesima tragedia sul posto di lavoro. Il bilancio è di un morto ed un ferito, per fortuna non grave. All'età di 36 anni, sposato da poco meno di due mes, ha perso la vita Sergio Cariddi, di Uggiano La Chiesa, piccolo comune nell'hinterland di Otranto. Il ferito, di Scorrano, è Mirko Verardi, 33 anni, rappresentante sindacale per la Cgil all'interno della fabbrica e dipendente del sansificio dal 2000. Per il trauma cranico e le diverse fratture riportate, si trova ricoverato al «Vito Fazzi». In un mese dovrebbe cavarsela. Non sa ancora che il suo compagno di lavoro è morto, così come due anni fa morì Giorgio Toma di Maglie, e nel 2002 Salvatore De Donno, di Melpignano. Il primo travolto dal muletto sul quale stava lavorando, il secondo affogato nella vasca della sanza.
I due operai stavano provvedendo alla rimozione dei cosiddetti "pacchi filtranti", tubi a sezione esagonale di polistirolo che fungono da filtro per l'acqua di raffreddamento. Se li passavano per poi farli cadere giù. All'improvviso il cedimento della base d'appoggio e Sergio Cariddi, in Copersalento da dieci anni, è caduto in un punto sgombro dai tubi filtranti battendo il capo sul fondo metallico della vasca, ed è morto sul colpo. Fatali le lesioni interne come ha verificato il medico legale Alberto Tortorella che nella giornata di martedì eseguirà l'autopsia. Il suo compagno ha invece avuto la fortuna di precipitare sui tubi già impilati che ne hanno attutito l'impatto. Gli ispettori dello Spesal dell' Asl hanno sequestrato le due torri di raffreddamento. I dipendenti hanno interrotto la produzione a data da destinarsi. I militari, agli ordini del maggiore Andrea Azzolini, e i tecnici dell'Ispettorato del Lavoro, questa mattina sono tornati in Copersalento per un nuovo sopralluogo e da quanto accertato sarebbe emerso un quadro inquietante: probabilmente, mancavano tutte le norme di sicurezza previste ad un'altezza di cinque metri: le protezioni verticali, gli operai non avrebbero indossato gli elmetti protettivi e le imbracature non erano allacciate. Nei prossimi giorni, il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini, acquisita la relazione di carabinieri e ispettori di lavoro, dovrebbe inoltrare gli avvisi di garanzia nei confronti degli eventuali responsabili per la morte di Cariddi.

UGGIANO LA CHIESA

Una città sconvolta dalla tragedia: questa è stamattina l'immagine di Uggiano La Chiesa, piccola cittadina dell'entroterra salentino, colpita dalla morte prematura e dolorosa di un suo giovane concittadino nel dramma del sansificio Copersalento di Maglie. Dolore, fatto di rispetto e racchiuso in un silenzio gelido per una disgrazia inattesa. A sciogliere il silenzio, caduto sul paese, a seguito del tragico evento di ieri sera, è il sindaco di Uggiano, Luigi Licci, accorso nell'immediato sul luogo del dramma, e rimasto fino a tarda sera accanto ai familiari del giovane deceduto. Il primo cittadino dichiara di aver deciso di proclamare il lutto cittadino, e che, non appena si conoscerà il giorno dei funerali, questi saranno celebrati in forma solenne ed ufficiale. Licci assicura la propria vicinanza e quella di tutta la compagine amministrativa alla famiglia con tutti i mezzi a disposizione, al fine di alleviare, semmai fosse possibile, la sofferenza per una morte precoce e prematura. Il sindaco, infine, dichiara: "Ho piena fiducia nell'operato della magistratura affinché si faccia luce su episodi del genere e non si permetta che tragedie simili si ripetano nuovamente".

Il Gruppo Consigliare di opposizione "Uggiano Cambia" si stringe fortemente ai famigliari di Sergio Cariddi. La sua tragica morte, avvenuta sul posto di lavoro, imprime un profondo dolore nell'intera comunità di Uggiano La Chiesa, dove amici e conoscenti ricordano un ragazzo solare, un amico e soprattutto un grande lavoratore, che da ieri non è più fra noi".

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