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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Morciano di Leuca

Presunto caso di abusivismo edilizio, tre condanne e un'assoluzione in appello

Gli imputati avrebbero attestato falsamente la presenza di un rudere da ristrutturare, situato su un terreno sottoposto a vincolo paesaggistico. Assolto il responsabile dell'ufficio tecnico

LECCE – Assoluzione piena in secondo grado, perché il fatto non costituisce reato, per il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Morciano di Leuca, Giuseppe Renna, accusato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. I giudici della Corte d’appello hanno accolto in pieno la tesi difensiva del legale dell’imputato, l’avvocato Silvio Verri, che nell’istanza di appello aveva, attraverso una dettagliata e complessa ricostruzione documentale e analitica della vicenda, dimostrato come il suo assistito avesse agito in assoluta buona fede, limitandosi a svolgere le proprie mansioni in maniera corretta. In primo grado Renna era stato condannato a 1 anno e sei mesi.

Al centro della vicenda giudiziaria i lavori di ampliamento di una struttura ubicata a Morciano, in località “Favali” (un’antica pajara).

Lavori che, secondo gli altri imputati, il geometra progettista incaricato dei lavori Gianluca Baglivo; e la proprietaria dei terreni, la signora Anna Cazzato, avrebbero dovuto interessare “il risanamento igienico-conservativo e il restauro di un fabbricato esistente”. In realtà secondo quanto contestata dalla pubblica accusa, i lavori avrebbero interessato una struttura ben più recente, “realizzata provvisoriamente e ad hoc”, in modo da ottenere i permessi per eseguire i lavori in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. I fatti contestati fanno riferimento al dicembre del 2008.

Per i due imputati, Baglivo e Cazzato, i giudici hanno confermato la condanna a 1 anno e otto mesi di reclusione. Confermata la condanna, a cinque mesi, per Ivan Russo, direttore dei lavori. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Carlo Madaro, Antonio Casarano e Cosimo Finiguerra.

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