rotate-mobile
Cronaca

Truffa con i soldi per i bambini malati, Onlus nei guai

Il titolare dell'associazione onlus Angeli Azzurri è indagato dalla Procura con l'accusa di truffa aggravata. Secondo le indagini della guardia di finanza, avrebbe intascato circa 500 mila euro

LECCE - Raccoglieva denaro per i bambini affetti da gravi patologie. Peccato, però, che ai piccoli malati sarebbe andato solo il cinque per cento degli introiti. A fronte di oltre 500 mila euro, avrebbe donato solo 28 mila in due anni, dal 2005 al 2008. Per questo Cosimo De Padova, 63enne di Taranto già noto alle cronache giudiziarie, è accusato di truffa aggravata in qualità di presidente e tesoriere dell'associazione Onlus Angeli azzurri, che ha la sede legale in via Orsini del Balzo a Lecce.

Le indagini, ancora in corso, sono state condotte dai militari della guardia di finanza della compagnia di Lecce, sotto la direzione del capitano Antonio Sederino. L'inchiesta, condotta dall'allora pubblico ministero Maria Cristina Rizzo (ora in forza alla procura dei minori), venne avviata sulla scorta di alcuni controlli di tipo finanziario sulle Onlus. E' stato così possibile scoprire come l'associazione Angeli azzurri non fosse iscritta nell'apposita anagrafe tributaria. La raccolta dei fondi avviene attraverso dei versamenti che vengono effettuati attraverso alcuni blocchetti oppure con i salvadanai che si possono trovare anche in bar e supermercati.

Le indagini dei finanzieri av rebbero accertato 532 mila euro di soldi devoluti in beneficenza: questo, però, sarebbe solo una parte del denaro raccolto, ossia quello calcolato sulla base dei versamenti effettuati sul conto corrente. Le somme raccolte dai salvadanai, invece, sono di difficile individuazione. Per questo il pubblico ministero dispose una consulenza, chiedendo di accertare ulteriori introiti, che deve essere ancora depositata. Il fascicolo è ora nelle mani del sostituto procuratore Carmen Ruggero.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffa con i soldi per i bambini malati, Onlus nei guai

LeccePrima è in caricamento