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Cronaca Tuglie

Ladri fanno incetta di stufe a pellet, ma poi mollano la refurtiva

Continua la saga dei furti "strani". Questa volta i malviventi hanno sottratto la merce da una ditta di Tuglie. Ma nei dintorni di Parabita, hanno visto i carabinieri e hanno deciso di abbandonare tutto

TUGLIE – Il clima comincia a essere più mite, i giorni della neve sono ormai lontani, eppure, fra Gallipoli e dintorni, caldaie e affini continuano ad andare a ruba. Se ha fatto scalpore il modo con cui ignoti sono riusciti impunemente a svuotare un intero residence di caldaie, nel quartiere Lido San Giovanni della Città Bella, verso la fine di gennaio, più classico nel modus agendi è stato il colpo messo a segno nel cuore della notte nella vicina Tuglie.

Qui, i malviventi avevano un obiettivo preciso: caricare il cassone di un motocarro Ape (per inciso, risultato in seguito rubato nella zona di Casarano) di quante più stufe a pellet possibili. Per questo, hanno puntato dritto verso un obiettivo ben preciso, che dovevano aver valutato da tempo: il deposito della “Spinelmarmi”, ditta specializzata in particolare pavimenti e rivestimenti.

Ma erano le stufe, appunto, l’obiettivo dei malviventi che si sono affacciati, nel buio, in via Aldo Moro, all’esterno del paese, dove si trova la zona artigianale, e hanno prima abbattuto l’ingresso principale, poi sradicato una serranda per riuscire a entrare. Nel cassone del motocarro hanno caricato sei stufe e si sono dileguati.

Ma gli imprevisti sono sempre in agguato, si sa. Il furto non era ancora stato scoperto, ma quando, arrivati nei dintorni di Parabita, i malviventi devono aver incrociato una pattuglia dei carabinieri del Norm di Casarano, probabilmente avranno pensato o che fossero già state diramate le ricerche o che non fosse comunque il caso di destare sospetti con un carico così vistoso. Anche perché, con un'Ape, sarebbe stata un'impresa al limite della follia anche solo sperare di sfuggire alle pattuglie dell'Arma.

Tant'è. In contrada Ferrari, zona di campagna, hanno deciso di abbandonare Ape e refurtiva, scappando a piedi. I militari, rinvenuti motocarro e merce, sono risaliti al furto messo a segno poco prima, collegandosi anche con i colleghi della compagnia di Gallipoli, competenti per il territorio di Tuglie. Insomma, le stufe sono tornare alla base e, intanto, sono aperte le indagini per risalire all’identità dei misteriosi furfanti che, questa volta, il destino non ha aiutato fino in fondo.

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