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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Ugento / Via Amatore Sciesa

Molotov nell'abitazione di un imprenditore fratello di consigliere comunale

Annerite pareti e scala nella villetta di Ciro Grasso, di Ugento, titolare della "Gradim giochi", ma le fiamme si sono estinte da sole. Accanto abita la sorella Immacolata Maria Venere Grasso, avvocato e politico locale. Sul posto gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano

UGENTO – Una bottiglia incendiaria è stata lanciata nella notte fra giovedì 17 e venerdì 18 luglio contro l’abitazione di un noto imprenditore di Ugento, Ciro Grasso. La scoperta è stata fatta soltanto l’indomani mattina. Le fiamme, infatti, si sono estinte quasi subito.

I danni sono contenuti e riguardano la scala d’acceso al portone di casa e parte del muro, che sono rimasti anneriti dalla fiammata provocata dalla combustione del liquido infiammabile.

La villetta si trova in via Armando Sciesa, alla periferia del paese, esattamente alle spalle della strada provinciale 350 verso Racale. L’ignoto attentatore potrebbe dunque aver preso quella via, fuggendo in pochi istanti dal paese.

L’episodio s’insinua in un clima già teso in paese, per via di vari altri episodi. Basti pensare – solo per citare un episodio - a quanto avvenuto nel febbraio scorso, con i colpi di pistola contro l’abitazione di Oronzo Calabrese, ingegnere e assessore ai Lavori pubblici.  

Il parallelismo nasce spontaneo dal fato che un’ipotesi, anche se un po’ tortuosa, è che l’obiettivo potesse essere la sorella dell’imprenditore, Immacolata Maria Venere Grasso, che abita esattamente accanto, ma la cui residenza non è stata intaccata.

La donna è avvocato e consigliere comunale con delega al Piano Coste. Tuttavia, sembra difficile anche che l’attentatore (o gli attentatori) si possa essere sbagliato, considerando che all’esterno della villetta campeggia una vistosa targa che riporta il nome della donna e la sua professione.

Ciro Grasso, dal canto suo, è proprietario della “Gradim Giochi”, azienda specializzata nella vendita di giochi per parchi e arredi urbani. Sul posto sono intervenuti, per un sopralluogo, gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano. Tutte le ipotesi sono aperte, dalla pista che riconduce all’attività dell’uomo (che non avrebbe mai subito minacce), a quella di natura politica.  

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