Erano gli incubi delle loro ex: stalking, due arresti e un allontanamento in poche ore

LECCE – Uomini ossessionati dai legami spezzati con le loro ex. Fino a diventare violenti e pericolosi. Due gli arresti eseguiti in poche ore, entrambi per stalking. Sintomo di un problema ben lontano dall'essere arginato, nonostante l'inasprimento delle conseguenze, rispetto al passato.

IL CASO DI UGENTO

La prima storia arriva da Ugento. A maggio era finito agli arresti domiciliari per atti persecutori (sfociati anche in violenza fisica e psichica nei confronti della moglie), maltrattamenti in famiglia, violazione di domicilio e altro. Il tribunale civile di Lecce, presso cui pendeva il procedimento per la separazione, aveva già disposto il suo allontanamento dalla casa familiare e dagli altri posti frequentati dalla ex moglie. In agosto, l’autorità giudiziaria, alla quale era stata prospettata una distensione dei rapporti tra i coniugi, aveva sostituito la misura dei domiciliari con quella del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

L’uomo, però, un pregiudicato 37enne di Ugento, si è reso protagonista di nuovi atti persecutori sino a violare il domicilio della moglie e cercare, in piena notte, di accedere nella casa forzando la persiana della camera da letto. In un’altra occasione si è introdotto nel giardino dell’abitazione per poi scrivere sul muro della lavanderia parole offensive nei confronti dell’ex coniuge. Il tutto documentato dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato nell’abitazione della donna, ormai esausta e provata dalle continue angherie da parte dell’ex compagno.

In virtù delle nuove denunce-querele presentate dalla donna e in considerazione alle ripetute trasgressioni alle prescrizioni della misura cautelare già a suo carico (divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa), il gip del Tribunale di Lecce, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Maria Vallefuoco, ha disposto gli arresti domiciliari per stalking. L’arresto è stato eseguito dagli agenti del commissariato di Taurisano.  

IL CASO DI MONTESANO SALENTINO

La seconda vicenda giunge da Montesano Salentino. Qui, però, hanno agito i carabinieri della stazione di Scorrano. In arresto è finito un 29enne. I militari hanno dato seguito a un ordine di esecuzione della misura cautelare emessa dal gip di Lecce il 23 settembre scorso. 

Il 29enne di Montesano, da tempo era stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lecce per il reato di atti persecutori commessi nei confronti della ex compagna, a seguito della quale il 17 settembre scorso, era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Ma dal 17 alla data di emissione del provvedimento, numerose sarebbero state le violazioni,  tutte documentate e puntualmente relazionate all’autorità giudiziaria da parte dei militari della stazione di Scorrano. E’ evidente che l’uomo non si rassegnava all’idea di stare lontano dalla donna, un'ossessione che lo ha portato all’arresto con il provvedimento cautelare. Ora, anche lui, è ristretto ai domiciliari come il 37enne ugentino.

IL CASO DI COPERTINO  

A Copertino, invece, i carabinieri della tenenza locale hanno eseguito una misura precautelare. Questa riguarda un uomo di 55 anni a carico del quale l’autorità giudiziaria ha emesso un divieto di avvicinamento alla casa familiare. Di fatto, non dovrà più avere contatti con l’ex moglie, in seguito a una serie di denunce sporte nei suoi confronti per ripetute minacce e ingiurie. Si tratta di un provvedimento che rischia di inasprirsi e a condurre alle stesse conseguenze degli altri due uomini, qualora dovesse proseguire nella stessa condotta.