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Cronaca Presicce

Ultima corsa per il bus fantasma diretto a Casarano. Protestano i pendolari

Famiglie e studenti costretti ad usare il mezzo privato perché da una settimana il bus che parte da Acquarica-Presicce non passa. Fse non offre spiegazioni

ACQUARICA - Un'amara sopresa alla fermata del bus che da Acquarica del Capo - Presicce conduce i pendolari a Casarano: il mezzo non è semplicemente in ritardo. Sempra proprio scomparso. Non resta che recarsi a lavoro con la propria macchina; non resta che armarsi di pazienza ed accompagnare i figli a scuola. 

La scena dell'attesa del bus fantasma si ripete, puntuale, ogni mattina da circa una settimana. I cittadini, ignari di ciò che stia accadendo lungo questo tratto della linea 3 che collega Novoli a Gagliano, continuano ad aspettare il mezzo di trasporto pubblico che non arriva mai. Nessun avviso sul sito di Ferrovie Sud Est chiarisce la natura del problema. Inutile anche chiamare il centralino: gli interessati segnalano che non c'è nessuno dall'altro capo della cornetta ed effettivamente, anche provando a digitare i numeri proposti dall'operatore automatico, risulta impossibile riuscire a parlare con qualcuno della segreteria amministrativa.

Vale la pena di sottolineare come quel bus che in una ventina di minuti porta a Casarano sia molto frequentato dagli studenti delle scuole superiori: il disagio per le famiglie, che spesso si muniscono di abbonamento annuale, è notevole. In molti si sono rivolti alle autorità locali per chiedere informazioni: segnalazioni sono arrivate al Comune, ai vigili urbani ed al comando di polizia locale.

Le persone rivendicano il diritto di conoscere la natura del problema e la sua durata: si tratta di una soppressione definitiva della corsa oppure il disagio è dovuto ad un guasto temporaneo del mezzo? Non è dato saperlo. Intanto si attendono chiarimenti da parte di Fse che anche nel corso di quest'anno scolastico è stato bersaglio di numerose critiche e proteste per via degli imprevisti e dei disservizi lamentati dagli studenti che si avvalgono del sistema di trasporto pubblico. E non di rado arrivano in ritardo o sono costretti a chiamare i genitori per chiedere loro un passaggio. 

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