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Cronaca

Un “Oceano” di sostanze stupefacenti: “alleggerite” le condanne in Appello

E’ caduta l’aggravante della “transnazionalità” e per 12 dei 14 imputati sono state alleggerite le condanne inflitte nel processo di primo grado discusso con il rito abbreviato

LECCE – Non ha retto l’aggravante della cosiddetta “transnazionalità” ed è stato soprattutto questo a determinare una riduzione di pena nel processo d’Appello ai 14 uomini coinvolti nell’operazione antidroga “Oceano” che in primo grado erano stati giudicati col rito abbreviato.

In particolare è scesa: da 7 anni a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per Tommaso Danese, 42enne, di Monteroni; da 15 anni e 8 mesi a 14 anni, 11 mesi e 20 giorni per Ervin Gerbaj, 37, di Valona; da 9 mesi (pena sospesa) a 5 mesi e 10 giorni per il finanziere Christian Giannone, 43enne, di Cavallino; da 6 anni e 10 mesi a 2 anni, 1 mese e 10 giorni, più 4.400 euro di multa, per Davide Giovine, 40 anni, di Statte (in provincia di Taranto) (al quale è stata revocata la misura cautelare); da 14 anni e 4 mesi a 9 anni, 4 mesi e 26 giorni per Marenglen Halka, 37enne, di Fier; da 8 anni e 4 mesi a 4 anni, 11 mesi e 20 giorni per Marius Halka, 36enne albanese;da 7 anni e 10 mesi a 4 anni, 10 mesi e 10 giorni di reclusione per Hendri Kapllani, 31 anni, di Valona; da 7 anni e 8 mesi a 4 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione per Gianluca Lorè, 35 anni di Brindisi; 9 anni e 8 mesi a 7 anni, 3 mesi e 20 giorni per Giuseppino Mero, 54 anni, di Cavallino; da 5 anni e 6 mesi a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, più 12.667 euro di multa, per Ermal Resulaj, 38enne albanese, residente a Parabita; da 8 anni a 4 anni e 9 mesi di reclusione per Alessandro Scalinci, 34 anni, di Guagnano; da 6 anni a 2 anni e 8 mesi, più 12mila euro di multa, a Viktor Shalloi, 34enne albanese. Nessuno sconto, invece, Cristian Montanaro, 41 anni, di Taranto e Alessandro Quarta, 35 anni, di Lecce, per ciascuno dei quali è stato confermato il primo verdetto a 6 anni e 8 mesi di reclusione.

Le motivazioni del dispositivo emesso ieri dal presidente della Corte Carlo Errico saranno depositate entro novanta giorni.

Si chiude così il secondo capitolo della vicenda giudiziaria sul sodalizio che avrebbe fatto affari commercializzando ingenti quantità di droga  giunta dall’Albania. A scriverla erano stati i finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, con il coordinamento dell’allora procuratore Cataldo Motta e da Guglielmo Cataldi, oggi a capo della Direzione distrettuale antimafia, a partire dal dicembre 2014 con l’avvio delle indagini e il 13 settembre di due anni con 18 ordinanze di custodia cautelare.

ll collegio difensivo era formato dagli avvocati: Alessandro Costantini Dal Sant, Alexia Pinto, Massimo Pagliaro, Stefano Pati, Luigi e Roberto Rella, Francesco Calabro, Ladislao Massari, Marco Castelluzzo, Elvia Belmonte, Giuseppe De Luca, Fulvio Pedone, Francesco Delli Noci, Umberto Leo, Rosa Albano.

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